Erano state le minoranze a presentare in Aula nel Consiglio comunale di ieri un emendamento al DUP, Documento Unico di Programmazione, sulla questione Sant’Onofrio, la struttura che accoglie ben 53 assistiti e che si appresta a chiudere i battenti.
Un emendamento che la maggioranza ha respinto in quanto inaccettabile perché non si può emendare al DUP che è una mera linea di indirizzo. Si sarebbe potuto fare al bilancio, segnalando le opportune variazioni, ovvero trovando la copertura all’intervento.
Il vero colpo di scena, però, arriva quando il sindaco Luciano Lapenna afferma in Aula che la vicenda si avvia a una conclusione positiva in quanto la Regione ha chiarito che la proprietà della casa di riposo è del Comune di Vasto e che essa stessa ne detiene un comodato d’uso “lungo”. Pertanto anche le spese di manutenzione straordinaria competono al comodatario e sarà, dunque, la Regione a farsi carico dei circa 300 mila euro necessari a porre rimedio alle criticità sollevate da Asl e Vigili del fuoco. Secondo quanto riportato ai colleghi consiglieri dal primo cittadino esiste un atto ufficiale col quale la Regione prende gli impegni appena riportati, un documento, però, che il primo cittadino non ha prodotto in Aula.
Massimo Desiati (PpV) ha sottolineato come il sindaco abbia riconosciuto alle minoranze di essersi prontamente interessate al problema, ma, rispondendo alla maggioranza che chiedeva il ritiro dell’emendamento, ha altresì aggiunto come il naturale sbocco di quelle interessamento non poteva non essere un atto amministrativo. Inoltre ha sollevato qualche perplessità proprio sulle affermazioni del sindaco ricordando di non aver mai sentito parlare di un comodato lungo, ma solo di uno a termine e uno senza termini: secondo l’esponente si tratterebbe di un nuovo istituto di cui non conosce l’esistenza, ma, soprattutto, che pare evidente come si sia giunti a una soluzione politica del problema non lesinando un’ultima stoccata sul fatto che non introducendo gli interventi nel Piano triennale delle opere pubbliche l’Amministrazione dimostri di volersi disinteressare del problema.
Una posizione che ha trovato la netta opposizione di Domenico Molino, che a nome della maggioranza ha ribadito la contrarietà all’approvazione del documento delle minoranze: “il comodato a 99 anni esiste e la Regione ha chiarito di essere l’Ente gestore – ha detto Molino – e che in virtù di tale contratto le spese per la manutenzione straordinaria toccano all’ente gestore.” In ultimo l’ex assessore al bilancio ha sottolineato come, alla luce di tutto quanto detto, la Regione abbia ricevuto i verbali di contestazione e dovrà intervenire entro i termini imposti per sanare le criticità.
Dunque, qualunque sia la forma dei trasferimenti, per Sant’Onofrio potrebbe essere evitata la paventata chiusura.