Esasperata dalle continue minacce e richieste di denaro, una mamma di Francavilla al Mare trova il coraggio per denunciare il figlio tossicodipendente ai Carabinieri e farlo arrestare. Il grido di aiuto della donna, che aveva il solo scopo di salvarlo dalla schiavitù della droga, è stato ascoltato dai Carabinieri della locale Stazione che, ieri sera, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 21enne con le accuse di estorsione e maltrattamenti in famiglia. Il G.I.P. del Tribunale di Chieti, Dott. Di Geronimo, su richiesta del P.M. Dott. Falasca, vista la pericolosità del ragazzo e la gravità degli episodi da lui commessi, ha subito emesso il provvedimento restrittivo disponendo la sua traduzione presso la casa circondariale di Chieti.
La vicenda ha avuto inizio a metà dello scorso mese di Giugno. La donna, resasi conto che il denaro che dava al figlio serviva per acquistare lo stupefacente, decide di non assecondare più le sue richieste nella speranza di aiutarlo. Il giovane però inizia a minacciarla dapprima con sms inviati sul cellulare e poi di persona. I comportamenti violenti e le continue liti in casa costringono la donna a lasciare l’abitazione dove viveva con l’anziana madre, portando via gli altri due figli minorenni. Il 21enne, che nel frattempo resta a vivere in casa della nonna, prende di mira anche l’anziana al quale sottrae il televisore e gli oggetti d’oro che poi utilizza, verosimilmente, per acquistare le dosi. La situazione, divenuta sempre più pericolosa, ha il suo epilogo a fine agosto quando il 21enne taglia i pneumatici della macchina della madre e poi le invia un sms minacciandola di bruciargli l’auto se si fosse rifiutata ancora di dargli il denaro. Ormai esasperata dai continui comportamenti violenti del figlio, sia nei suoi confronti che nei confronti della nonna, quest’ultima costretta ad allontanarsi anche lei da casa quando il nipote andava in escandescenza, si rivolge ai Carabinieri della Stazione di Francavilla al Mare per chiedere aiuto. Ieri sera, al termine delle indagini svolte dai militari dell’Arma, il Tribunale di Chieti, molto attento e vicino a questo tipo di situazioni, sulla base delle risultanze investigative ha subito emesso il provvedimento restrittivo nei confronti del giovane, con precedenti specifici, che si trova ora presso il carcere di Chieti.