Dopo Fratelli d’Italia anche Progetto per Vasto diserterà l’elezione per il rinnovo del presidente e dei consiglieri provinciali. L’annuncio attraverso una nota nella quale sostanzialmente si ribadiscono due punti nodali, ovvero che i cittadini dopo il Parlamento sono stati defraudati anche del diritto di scegliere gli amministratori provinciali e di come il ruolo della nuova Provincia non significherà altro che garantire posizioni di rendite ai professionisti della politica. Ecco, comunque, il testo del documento che ufficializza e motiva la scelta di Massimo Desiati e Andrea Bischia.
“Progetto per Vasto” è Movimento civico e tale vuol restare. Più volte abbiamo dichiarato e ribadito quanto poco interessino le confabulazioni e gli accordi tra le segreterie dei partiti, più intente a salvaguardare gli interessi propri e dei suoi singoli rappresentanti che quelli delle popolazioni amministrate.
Le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale e del suo Presidente si svolgono nel più completo silenzio e non coinvolgono minimamente la cittadinanza vastese. A votare e ad a poter essere votati, infatti, sono soltanto i Consiglieri comunali ed i Consiglieri provinciali uscenti, come se soltanto loro detenessero il diritto di elettorato attivo e passivo per la formazione di un organismo istituzionale pur teoricamente chiamato a sovrintendere agli interessi di tutti.
Come se non bastasse l’aver impedito di esprimere preferenze nelle votazioni per il rinnovo del Parlamento nazionale, ora i partiti scelgono direttamente anche il Presidente della Provincia ed i suoi Consiglieri e lo fanno senza il benché minimo coinvolgimento popolare.
Il costante impoverimento delle risorse finanziarie gestite dalla Provincia ed il lento depauperamento delle competenze amministrative rendono la sua azione pressoché invisibile sul territorio ed i nuovi organismi assembleari e di governo hanno il solo scopo di tramandare rendite di posizione per i partiti, i quali, invece di rinnovarsi quale reale strumento di democrazia, perpetuano la loro asfittica occupazione delle Istituzioni.