Non è riuscita l’impresa ad Andrea Iannone e alla Ducati in genere che speravano in risultati diversi dopo la pole di ieri di Andrea Dovizioso. Invece anche il Gran premio di Motegi ha visto i quattro moschettieri della MotoGP svettare e, per dirla con altri termini tanto cari ai commentatori del circus, fare davvero un altro mestiere.
Certo dopo la prima curva vedere in testa il trio Rossi, Dovizioso, Iannone ha regalato un’immagine che sa molto di storico, ma il sogno è divenuto presto mero frutto della fantasia. Lorenzo prima e Marquez dopo hanno rotto in fretta gli indugi portando le loro moto ufficiali in zona podio. L’ultimo a provare a resistere all’onda travolgente dei fuoriclasse è stato Andrea Dovizioso che solo ben oltre la metà gara ha alzato bandiera bianca dinanzi alle pressioni di un indomito Dani Pedrosa finito a poco più di mezzo secondo dal terzo gradino del podio.
Quel podio che ha visto salire tre pluricampioni del mondo, con Lorenzo primo, Marquez secondo, Rossi terzo, tutti racchiusi nello spazio di 2.602 secondi. E se non ci fosse stato il solito coinvolgente duello tra l’italiano della Yamaha e il campione del mondo la gara sarebbe stata davvero noiosa.
Mentre Marquez metteva in cassaforte il secondo mondiale consecutivo, conquistato con tre gare d’anticipo in una stagione nella quale ha meritato l’appellativo di extraterrestre, Iannone veleggiava dapprima in quinta posizione, ma, poi, nulla ha potuto contro la rimonta furiosa di Pedrosa. Quindi, alla sue spalle ecco profilarsi la sagoma minacciosa di Stefan Bradl inseguito da Pol Espargaro.
Il pilota vastese ha difeso con le unghia e i denti la sua sesta posizione riuscendo anche ad allungare nel finale sul pilota tedesco di ben tre secondi e mettendo in cascina altri preziosi punti per la rincorsa al sesto posto della classifica generale.
Adesso solo 15 punti solo separano da Aleix Espargaro e 14 dal fratellino Pol.
Il prossimo appuntamento nel week-end tra il 17 e il 19 ottobre con il GP d’Australia sull’ormai storico circuito di Phillip Island.
Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)