È stato ipotizzato uno scenario che prevedeva il soccorso tecnico a un treno merci fermo in galleria per un guasto (incendio ai motori), con un macchinista colto da malore a causa del fumo. Il luogo dell’esercitazione, la galleria a nord della Stazione di Vasto-San Salvo.
In questo scenario si sono mossi i tecnici di RFI, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Vasto e di Chieti (con il supporto di un nucleo NBCR), operatori del 118, la Polizia ferroviaria, stradale e municipale, i volontari dei gruppi di protezione civile di Vasto, San Salvo e Valtrigno, il centro emergenze del Comune di Vasto, tutti coordinati dalla Prefettura di Chieti, nella persona del viceprefetto di Chieti, il dottor Giovanni Giove.
Prima dell’intervento sul campo, incontro presso la sala riunioni del Palace Hotel per un appuntamento formativo che i tecnici delle Ferrovie hanno tenuto ai soccorritori, per prepararli al particolare teatro di emergenza in cui si sarebbero venuti a trovare.
I tecnici di RFI hanno puntato la loro relazione sull’importanza della cultura della sicurezza, tra protezione e prevenzione, su un campo particolarmente insidioso, com’è quello della ferrovia.
Sei i principali fattori di rischio evidenziati durante l’incontro preliminare: rischio investimento, sia da parte dei mezzi circolanti su rotaia che su strada, rischio folgorazione per le linee di trazione elettica da 3000 Vcc e per i cavi degli impianti di segnalamento interrati, rischi legati all’inciampo e scivolamento, per la presenza di ostacoli fissi e accidentalità del fuoco, rischi da urti e impatti, rischi per l’esposizione a sostanze chimiche o biologiche e infine i rischi di incendio ed esplosione.
Formati sui pericoli del particolare scenario, ai soccorritori non è stata data nessun’altra indicazione. Ciascuno è partito dalla propria “base” e – dopo che è passato l’intercity dopo la mezzanotte – è scattato l’allarme, a seguito del quale tutti si sono portati sul luogo della segnalazione.
Con il coordinamento del dottor Giove, i primi a giungere sul posto i tecnici delle Ferrovie, che hanno preparato il campo all’arrivo dei Vigili del Fuoco, isolando la zona, togliendo l’elettricità e isolando i binari con un corto circuito (nell’eventualità di un riallaccio improvviso della corrente). Mentre i Vigili del Fuoco si preparavano, indossando l’idonea attrezzatura, sono arrivati anche gli operatori del 118 e la Protezione civile. I Vigili del Fuoco si sono introdotti nella galleria per valutare la situazione, per poi decidere di trasportare il macchinista intossicato all’esterno della galleria e quindi sull’ambulanza che lo avrebbe portato al Pronto soccorso, dopo il primo intervento degli operatori sul posto. Il secondo macchinista è invece uscito dalla galleria sulle sue gambe, accompagnato dai Vigili del Fuoco che subito dopo sono stati impegnati a spegnere l’incendio. A controllare il perimetro dello scenario di crisi, la Polizia ferroviaria. Contestualmente le strade di accesso alla galleria sono state monitorate dalla Polizia stradale e dalla Polizia municipale, che hanno deviato il traffico in corrispondenza della zona dei soccorsi.
Tutto liscio, quindi, anche se come sottolineato dal dottor Giove, questi scenari vengono affrontati per capire le criticità e migliorare gli interventi: “Non esistono esercitazioni che riescono bene. Per quanto tutto possa filare liscio, ci sono sempre valutazioni da fare per migliorare il più possibile”. A margine dell’esercitazione, lo stesso viceprefetto ha tenuto a ringraziare innanzitutto il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, per la supervisione e tutti i partecipanti all’importante esercitazione.
n.l.