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Lapenna querela D’Alessandro?

consiglio-comunale-ombrina mare - 32-d'alessandroLeggo sul sito del Comune di Vasto che il signor Lapenna mi querelerà perché, “come sarà dimostrato in giudizio nessuna indennità è dovuta al Presidente dell’ANCI per precise disposizioni normative”. Non ancora mi querela e già sa che ci sarà un giudizio? Ma come fa a saperlo? Io non ho scritto che ha preso una nuova indennità e, tra l’altro, non avrebbe potuto poiché è stato appena acclamato. Ho scritto che è pronto a sommare, che i professionisti della politica di solito non sottraggono ma sommano, che lui difficilmente sfuggirà alla regola e, si noti bene, ho scritto che “la nuova indennità, se accordata,…”. Lui ci garantisce che non viene accordata. Bene, siamo felici. Del resto, è già uno sproposito sommare vitalizio e stipendio da sindaco, cosa per cui tutti i politici italiani dovrebbero chiedere scusa ai cittadini. Bastava chiamare Lalla e dettargli due righe per precisare che all’Anci nessuna indennità è prevista. È stato querelato lui, dalla stampa, dopo averla definita “cialtrona”? Ma Lapenna, siamo seri, anche un neonato lo comprende, non querela per l’indennità non prevista. Lapenna querela perché vuole mettere il bavaglio, vuole mettere a tacere. Cade male. Ho già detto, a brutto muso, alla gentile consorte, la quale si è permessa di intimarmi di stare zitto durante una conferenza, che non mi chiamo Giocondo. Non sono signore e non sono galantuomo. Sono il Dr. D’Alessandro e, se il marito esercitasse da avvocato, mi farei difendere da lui per essere certamente assolto. Se chiude “la Voce”, riapre Polis. Se chiude Polis, ci sono i muri della città per ospitare i manifesti. Se vietano i manifesti, c’è la vernice. Lapenna, fino all’ultimo giorno in cui sarà sindaco, il peggior sindaco dal dopoguerra (qualcuno mi suggerisce di scrivere di sempre, anche prima del dopoguerra), è chiamato a spiegare: perché la sua Amministrazione ha pagato fatture annuali da 26 mila euro a Bellafronte per noleggiare attrezzature al Teatro da lui stesso diretto? Perché la sua Amministrazione non ancora ci dice, a distanza di un mese, chi ha vinto il bando per la nomina a direttore artistico? Perché la sua Amministrazione spende oltre 7 milioni di euro annui per Pulchra e Civita e fa una Convenzione da 2.500 euro al mese a un’Associazionee per raccogliere rifiuti? Perché il Corpo di Polizia Municipale non ha un dirigente in divisa e lo stesso Corpo gli urla sotto le finestre del Comune di ripristinare la legalità? Perché ha buttato 600 mila euro dalla finestra per la Pista ciclabile del Vallone Lebba, pista mai inaugurata, già fatiscente e da rifare? Perché elargisce assegni ad personam ad alcuni dipendenti comunali? Perché ha copiato il discorso di insediamento esponendo la Città del Vasto ad essere screditata nel resto d’Italia? Lapenna querela perché non vuole più sentirsi ripetere queste cose, non per l’indennità non accordata. Lapenna querela per mettere il bavaglio, per mettere a tacere. Va bene, quereli pure. Montanelli diceva che non si diventa giornalista con una condanna, ma soltanto dopo il carcere. Io sono pronto. Del resto, lui sa già che ci sarà un giudizio. Evidentemente, sa già come andrà a finire. Io, grazie al giudizio, diventerò giornalista. Giornalista sì, galantuomo mai.

 

Davide D’Alessandro

Consigliere comunale indipendente

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