La Fiom Cgil di Chieti ha proclamato quattro ore di sciopero per protestare contro i provvedimenti che il Governo Renzi sta adottando in materia di lavoro: “Bisogna dire NO a quell’idea dittatoriale che si vuole imporre nei confronti del mondo del lavoro per indebolirlo e renderlo privo di strumenti democratici” spiegano dalla segreteria provinciale. “Bisogna lottare per ridurre e rimodulare l’orario di lavoro, estendere la cassa integrazione a tutte le tipologie di impresa e di lavoro, impedire le modifiche agli Articoli 18, 13 e 4 dello Statuto dei Lavoratori per evitare la fascistizzazione del mondo del lavoro (i padroni vorrebbero poter licenziare, fotografare, filmare, demansionare coloro che lavorano di notte e di giorno per produrre quella ricchezza che poi finisce nelle tasche di lor signori), aumentare il costo dei lavori atipici e ridurre il numero delle tipologie di lavoro precario, definire una Legge sulla rappresentanza che dia valore al sindacato e stabilisca un ruolo ben preciso per le lavoratrici ed i lavoratori sulle scelte che contano ed estendere i Diritti previsti dallo Statuto dei Lavoratori alle fabbriche che oggi non lo applicano”.
Per queste ragioni è stato indetto uno sciopero generale di quattro ore di tutta la provincia di Chieti. La Fiom invita tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori ad aderire massicciamente alla manifestazione di mercoledì: “Facciamo sentire la nostra voce, facciamo giungere il nostro NO al Palazzo del Potere!”.
Lo sciopero indetto prevede le seguenti modalità: ultime quattro ore di ogni turno; il centrale si asterrà le prime quattro ore.