Domani, giovedì 16 ottobre, scade il termine per versare l’iniziale acconto della Tasi, il tributo comunale per i cosiddetti servizi indivisibili. Si tratta di un acconto dal momento che il resto dovrà essere versato entro il prossimo 16 dicembre. In queste ultime ore sono aumentate le code ai centri di assistenza fiscale delle varie organizzazioni sindacali e associazioni e negli uffici dei commercialisti per la predisposizione dei modelli per i vari pagamenti.
La scadenza di domani ci fa porre un interrogativo suggeritoci da alcuni nostri assidui lettori: i dipendenti del Comune di Vasto (sono circa 180) sono in regola con i tributi comunali? Imu, Tarsu e, da domani, Tasi? E gli assessori? E i consiglieri comunali? E i dirigenti? Se non fossero in regola ci troveremmo di fronte ad un autentico scandalo perché un dipendente di un ente pubblico che percepisce regolarmente, ogni 27 del mese, il proprio stipendio non può consentirsi di non pagare i tributi comunali. Non sarebbe giusto. Non sarebbe morale. Anzi, sarebbe assurdo, inconcepibile. Approfittiamo della scadenza di domani per consigliare al Sindaco Luciano Lapenna di verificare questa situazione. Con attenzione, senza perdere tempo, senza tergiversare. Senza fare comunicati stampa di smentita che servono a poco. Perché se certi spifferi sono arrivati anche nella nostra redazione può darsi che qualcosa di vero ci sia.
Si tratta solo di fare delle opportune verifiche. Crediamo che il Sindaco in pochi minuti, qualora ne avesse voglia, riuscirebbe ad accertare chi, a Palazzo di Città, paga e chi, invece, non paga. Sempre che, ovviamente, qualcuno che si è dimenticato di pagare ci sia veramente.
