Vasto, una delle citta più popolose della provincia, non è riuscita ad eleggere un rappresentante in consiglio provinciale, e questo è un risultato che non può non lasciare amarezza soprattutto in qu8e centrodestra che per colpa di beghe intestine e divisioni incolmabili dovette rinunciare a piazzare ben tre consiglieri vastesi. Oggi si registra il buon risultato del consigliere comunale Antonio Monteodorisio che ha raggiunto con il sistema del voto ponderato 2103 preferenze, risultando il primo dei non eletti nella lista “La provincia che vogliamo”.
Un solo voto di un consigliere vastese, con un valore ponderato di 357, avrebbe permesso l’elezione di Monteodorisio per il quale “La defezione dei consiglieri di minoranza ha prodotto dunque due risultati chiari: non avere nessun rappresentante vastese in provincia e aver contribuito alla vittoria del centro sinistra”.
“Sono soddisfatto per l’ottimo risultato conseguito – ha detto l’esponete forzista – Ho dato il massimo per far esprimere a Vasto un consigliere provinciale. Ringrazio i consiglieri comunali e i sindaci che mi hanno sostenuto. Non condivido il nuovo metodo elettorale di secondo livello stabilito dalla riforma, tuttavia non ammetto le motivazioni di chi con argomentazioni rinunciatarie e disfattiste si è astenuto dal voto. La difesa della “vastesità” si fa cercando di mandare un vastese nelle istituzioni che contano. Chi ha scelto di astenersi ha contribuito alla vittoria del centro sinistra e non ha permesso a Vasto di avere un rappresentante in assemblea provinciale. Questo non è fare l’interesse dei cittadini”. L’affondo, pare evidente, è diretto senza mezzi termini a chi, come Fratelli d’Italia e Progetto per Vasto, ha optato per disertare le urne provinciali
“La realtà è che le province esistono ancora – insiste ancora Monteodorisio -Secondo la riforma Delrio, i nuovi consiglieri provinciali lo faranno a titolo completamente gratuito. Le nuove assemblee provinciali si occuperanno della gestione delle strade e dei servizi di trasporto pubblico e privato, della gestione dell’edilizia scolastica nonché del controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale. Funzioni queste fondamentali e delicate per il territorio”.
Come avevamo già fatto notare nei primi momenti dallo scrutinio tutte le città più grandi della Provincia sono rappresentate, Chieti, Ortona, Francavilla, Lanciano e San Salvo ad eccezione di Vasto “dove i giochi di potere di alcuni – sottolinea il consigliere di centrodestra – hanno avuto un ruolo determinante nella mancata rappresentanza. Il lato positivo della vicenda è la certezza della necessità di un totale rinnovamento, il centro destra vastese ha bisogno di persone positive, che lavorino con semplicità e con passione, e non di personaggi con alle spalle pesanti fardelli fatti di dissidi e personalismi che impediscono di guardare con chiarezza al bene della città”. Insomma, l’esito e le scelte per la corsa alle provinciali potrebbe avere strascichi pesanti anche nei rapporti all’interno del centrodestra in primis e dell’opposizione dopo nell’aula Vennitti. Il tutto in attesa che Forza Italia decida finalmente di dotarsi di un vero coordinamento locale che possa rappresentare il medium attraverso il quale cercare il dialogo con le altre forze liberali.
LA REPLICA
Comprendo l’amarezza di Monteodorisio ma io, non andando a votare, ho fatto l’interesse dei cittadini, costretti a restare tutti a
casa. Lui doveva avere il voto di Giangiacomo, collega di partito, non il mio. L’ha avuto? Chi è civico, come il sottoscritto, Desiati e
Bischia, ha fatto benissimo a rifiutare l’ennesimo imbroglio perpetrato ai danni dei cittadini da una classe politica vecchia e decrepita che tende soltanto a salvaguardare se stessa. Senza popolo. La politica senza popolo diventa una società per azioni.
Davide D’Alessandro