A cinque anni e mezzo dal disastroso terremoto che colpì la città de L’Aquila causando 309 morti, 1500 feriti ed oltre 10 miliardi di danni ci troviamo ancora a parlare di ricostruzione, di una città ancora pesantemente segnata dal sisma, di inchieste per tangenti, di balconi sequestrati (ben 800), scenari che appartengono a una cultura, quella della malavita organizzata, che troppo spesso pensiamo lontana dalla nostra realtà.
Eppure basti pensare agli scandali sulla gestione dei rifiuti, ai due governi reginali azzerati per l’affaire sanità, alle inchieste sulle spese folli degli enti a cominciare dalla Regione Abruzzo.
Intanto, però, il Governo Renzi ha deciso nel tanto vituperato Decreto “Sblocca Italia” di non rifinanziare la ricostruzione de L’Aquila e dei Comuni colpiti dal sisma.
“Un fatto grave – commenta il coordinatore regionale di forza Italia Nazario Pagano – che testimonia lo scarso peso politico del Presidente Luciano D’Alfonso e dei parlamentari del PD nelle scelte del partito nazionale”, un intervento sulla scelta del Partito Democratico di togliere dalla legge di conversione del decreto “Sblocca Italia”, all’esame della Camera, la parte riguardante la ricostruzione dell’Aquila che era stata inserita con un emendamento approvato dalla Commissione Ambiente.
“Voglio ricordare che grazie al Governo Berlusconi – aggiunge Pagano – i fondi per gestire l’emergenza e la ricostruzione sono stati garantiti; oggi, invece, il PD ha bloccato la rinascita del nostro Capoluogo di regione”.
“Questa scelta – osserva ancora Pagano – è la testimonianza del pressapochismo mostrato dalla maggioranza di centrosinistra e del lavoro insoddisfacente svolto finora dalla governance locale composta dal Sindaco Cialente, dal Vice Presidente della Regione Giovanni Lolli e dalla Senatrice Pezzopane, che in tema di ricostruzione, evidentemente, al di là delle bugie raccontante finora ai cittadini e dalla sindrome di apparire i “primi della classe” – conclude Pagano – contano molto poco nel PD nazionale e stanno affondando L’Aquila e l’Abruzzo”.
Ad aprire un altro fronte su quanto è previsto per la città capoluogo di regione ci pensa anche il Movimento 5 Stelle e riguarda la questione bollette. “Crediamo che la questione bollette a L’Aquila debba essere affrontata e risolta il più velocemente possibile. E’ grave che dopo un’odissea di errori a danno dei cittadini, a cominciare dalle erronee o addirittura mancate letture dei contatori al momento della consegna, si continui su questa falsa riga invece di procedere ad una lettura trasparente dei contatori che permetterebbe di avere pagamenti più equi e direttamente legati a quanto effettivamente consumato”. Lo affermano i Parlamentari M5S al Senato Enza Blundo, Gianluca Castaldi e la Senatrice Pelino
“Fregandosene altamente degli innumerevoli ricorsi presentati al difensore civico – aggiungono – si è arrivati a presentare ed approvare in Commissione alla Camera un vergognoso emendamento al Decreto “Sblocca Italia” col quale si stabilisce che la ripartizione dei consumi debba essere conteggiata sui metri quadri e non su quanto effettivamente viene utilizzato.”
“Ritengo che ciò sia inaccettabile e contrasterò fortemente assieme al mio gruppo questo emendamento, non appena il provvedimento arriverà al Senato, come già fatto in passato in occasione della proposta che destinava alla ricostruzione dell’Aquila una quantità limitata di risorse, peraltro prelevate dalle tasche dei cittadini, invece che fondi certi provenienti dall’innalzamento della tassazione delle rendite finanziarie che proponevo ed è stato utilizzato ora a copertura degli 80 euro da Renzi. Invito pertanto tutti a partecipare all’incontro che si terrà Sabato 25 ottobre alle ore 17 presso la casa del volontariato CSV a L’Aquila per dare forza alla contrarietà a questo emendamento” – conclude Blundo.