È stata la seduta di Giunta del 7 ottobre, alla quale errano assenti Luciano D’Alfonso e l’assessore Silvio Paolucci, ad approvare la delibera 641 che, di fatto, da il via alla procedura commissariale nei confronti del Consorzio di Bonifica Sud di Vasto.
Il provvedimento giunge al termine del lungo iter inerente gli stanziamenti di ben 12 milioni di euro concessi dal Ministero dell’Agricoltura al Consorzio per i lavori di completamento ed adeguamento funzionale degli impianti irrigui nella Val di Sangro — Progetto 2° stralcio — 2° Intervento (7 milioni di euro) e per i lavori di completamento della Diga di Ponte Chiauci sul Fiume Trigno (5 milioni); interventi per i quali si è rischiata la cancellazione dei fondi CIPE per alcuni ritardi procedurali nell’aggiudicazione dei lavori.
Una ipotesi che, oggi, sembrerebbe scongiurata grazie a quanto contenuto nella nota 886 del 9 settembre 2014 a firma del commissario ex Agensud Iodice con la quale si prendeva “atto delle giustificazioni e motivazioni addotte in ordine alla dichiarata possibilità, da parte del Consorzio, di provvedere alle immediate rispettive aggiudicazioni definitive, e pertanto il Ministero autorizzava a relazionare al CIPE ai fini di una eventuale concessione delle proroghe da parte del Comitato stesso”.
Solo una settimana più tardi, ovvero il 16 settembre, la Giunta regionale ha approvato la Delibera 580 con cui, tra l’altro “si dispone il commissariamento degli organi del Consorzio di Bonifica Sud Bacino Moro, Sangro, Sinello e Trigno con sede in C.da SantAntonio Abate, 1 – 66054 – VASTO (CH)” e “si autorizza il Presidente della Giunta regionale ad emanare il relativo decreto di scioglimento degli organi di amministrazione e di nomina di un Commissario regionale preposto alla temporanea gestione dell’Ente”.
Da questi presupposti l’atto del 7 ottobre scorso con il quale si certifica il potere sostitutivo della Regione che di fatto ha optato per il Commissariamento, il quale sarà affiancato dalla Consulta con la designazione di un consorziato in rappresentanza di ciascuna organizzazione professionale tra quelle maggiormente rappresentative a livello nazionale e la presenza di un rappresentante nominato dalla Regione Molise.
Già in queste ore l’assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe ha avviato le consultazioni per la nomina del Commissario ad acta e secondo indiscrezioni fondate l’area del Partito Democratico del vastese, che farebbe capo all’ex assessore regionale Antonio Boschetti e all’attuale assessore Silvio Paolucci, avrebbe l’intenzione di dare il proprio sostegno pieno alla nomina di Luciano Cilli, già in passato presidente del Cda del Cotir.
Una ipotesi, però, sulla quale si stanno già scatenando le schermaglie in quanto per le norme sulla spending review il ruolo potrebbe essere ricoperto solo da un dipendente regionale e non da un esterno. Una eventualità che potrebbe dare il la a molteplici ricorsi.
Inoltre molte sono le perplessità anche in merito alla tempistica della decisione assunta dalla Regione, dal momento che il mandato di Fabrizio Marchetti arriverebbe a scadenza naturale nel marzo 2015.
L.S.