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San Salvo: il PD, interventi solo dopo le nostre segnalazioni

Gennaro Luciano
Gennaro Luciano

Il Partito Democratico di San Salvo ha diramato una lunga nota con la quale avanza alcune riflessioni su alcuni passaggi dell’attività amministrativa del centrodestra. Ecco il testo del documento:

“Torniamo a parlare della manifestazione Una città sottosopra da noi promossa e organizzata il 3 ottobre scorso. A distanza di un mese possiamo tirare già le somme di quanto ottenuto dall’amministrazione comunale in seguito a quell’occasione.

Procediamo con ordine, uno dei punti su cui abbiamo “battuto” è stata la condizione indicibile della pista ciclabile che, fino a quel momento, poteva essere paragonata più a un colabrodo.

Tuttavia abbiamo notato, non senza piacere, che nei giorni successivi alla nostra “segnalazione” il fondo della suddetta pista ha cambiato forma e colore subendo un evidente restauro.

Non è finita qui giacché, il secondo punto che ci premeva mettere in luce, era il posizionamento di un autovelox in via Grasceta.

A quanto pare le intenzioni paventate dal sindaco e dall’assessore ai Lavori pubblici Lippis nel mese di gennaio 2014 sono magicamente scomparse.

La questione rilevante è che l’assessore Lippis sia stato smentito, in tempi non sospetti, dal vicesindaco Chiacchia facendo così apparire, la decisione resa nota a gennaio, una mera trovata pubblicitaria.

La posizione sugli autovelox in città del Partito Democratico era ed è chiara; essi non occorrono e sono in questo particolare momento storico una inutile spesa.

Inoltre, sempre a proposito della vicenda di via Grasceta, sono stati resi noti i risultati del monitoraggio della zona interessata dai quali è emerso che le infrazioni più gravi commesse dagli automobilisti si verificano durante la notte e alle prime luci dell’alba. Questo dato non è superficiale poiché in quella fascia oraria non può essere attivato l’autovelox visto che necessita della presenza di agenti municipali.

A tal proposito emerge un ultimo punto: l’installazione delle garitte per la polizia locale.

Anche tale questione era stata messa in evidenza durante “Una città sottosopra” e notiamo che a meno di un mese dalla manifestazione le prime due garitte sono state installate.

Siamo lieti di questa presa di posizione da parte della amministrazione, quanto meno con ritardo pare tenga fede agli annunci, ma bisogna ora comprenderne la vera utilità di esse, a nostro avviso rappresentano un mezzo usato nel passato (un po’ come le cabine telefoniche a gettoni ricordate!!), nella nostra epoca, quella degli smartphone, il passaggio delle informazioni avviene con un clic; non ci pare opportuno di fatto “tenere fermi” li degli agenti municipali, i quali dovrebbero presidiare il nostro territorio controllandolo palmo a palmo e comunque non pensiamo con l’attuale organico dei vigili urbani della nostra città, che riusciremo a farle funzionare, purtroppo pensiamo che nel giro di qualche tempo diventeranno ricettacolo di rifiuti ed altro, ma non ce lo auguriamo!!!

Si parla di installarne un numero pari a cinque, ma l’amministrazione si ricorda di quanti agenti ha oggi in organico il Corpo della Polizia Municipale.

Facciamo due conti, se volessimo avere un vero servizio in Città: cinque garitte per due agenti, sono dieci a turno, per due turni almeno, sono venti agenti… ci fermiamo qui, San Salvo non ha venti agenti in organico!!!!!

Noi con le somme spese (diverse decine di migliaia di euro) per la realizzazioni di tali garitte avremmo invece in questo periodo dove a San Salvo sono innumerevoli gli episodi di criminalità, dove la tossicodipendenza dilaga, dove le attività commerciali sono quasi in balia dei delinquenti, utilizzato tali somme per interventi di vera prevenzione.

Due esempi: prevenzione soprattutto a livello giovanile, occorre concentrarsi maggiormente sulle fasce a rischio perché spesso gli autori di questi atti violenti sono gli stessi che hanno precedenti specifici in materia.

L’obiettivo, deve essere quello di “intercettare” questi giovani per tempo grazie al lavoro di prevenzione; poi in merito l’attività di controllo, può essere fatta solo con il presidio del territorio con più uomini e mezzi su strada (ma non fermi su strada)”.

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