Come accaduto per la passata seduta del Consiglio comunale sulla vertenza Vigili, è botta e risposta tra Davide D’Alessandro e Guido Giangiacomo chiamato direttamente in causa dal primo nei commenti a margine dell’approvazione dell’Odg di indirizzo votato da 18 consiglieri.
“Con riferimento al Consiglio Comunale celebrato ieri sulla questione dei rapporti Amministrazione Comunale-Vigili Urbani – scrive l’ex assessore al personale sotto l’Amministrazione Pietrocola – mi corre l’obbligo di rispondere ancora una volta al Consigliere Comunale indipendente D’Alessandro puntualizzando che il documento approvato all’unanimità del Consiglio con la sola eccezione del D’Alessandro e di Del Prete conferma la bontà della mia scelta pure essa criticata di votare per il rinvio del precedente consiglio.
Ieri si è potuto procedere all’audizione serena e democratica dei rappresentanti del Corpo di Polizia Municipale e quindi ad un costruttivo dibattito sulle effettive problematiche. Purtroppo ancora una volta al momento della redazione di un deliberato i miei ripetuti richiami ad un documento condiviso che ritenevo la cosa più utile per evitare che invece di ricomporre una frattura tra le parti si acuissero le tensioni non ha soddisfatto il consigliere D’Alessandro che intende la politica come continua contrapposizione personale tra lui ed il Sindaco Lapenna e quanti non si uniscono a questa sua personale crociata.
Poiché avevo già avuto modo di esprimere il mio diverso modo di fare opposizione ho auspicato e quindi contribuito a redigere un documento equilibrato e consono alle funzioni del Consiglio Comunale che ricordo non essere quello di sostituirsi alle contrattazioni sindacali o alla magistratura nel condannare comportamenti amministrativi ritenuti erronei ma quello di fornire il proprio indirizzo politico cosa che è stata pienamente fatta nel documento approvato.
Lo stesso infatti restituisce dignità al Corpo dei Vigili Urbani prendendo atto di una problematica che non ha ritenuto pretenziosa e dettando precise linee politiche cui l’Amministrazione dovrà attenersi in ordine al rispetto di leggi e regolamenti vigenti ed alla istituzione della reperibilità ed al potenziamento dell’organico con nuove assunzioni a tempo indeterminato e la proroga di quelle a tempo determinato. Al tempo stesso pur rispettando l’autonomia organizzativa del Comando di Polizia Municipale si sono dettate precise linee politiche in ordine al rafforzamento dei servizi di controllo all’uscita delle scuole, ai posti di blocco ed alla massima tutela della sicurezza in generale per quanto di competenza delle Polizia Locale. Non era nostro compito andare oltre e credo che sia stato fatto un ottimo lavoro.
Quanto alla diatriba tra me ed il D’Alessandro ho semplicemente fatto presente che la promozione degli otto tenenti (su quaranta agenti in servizio all’epoca di cui nessun graduato) avvenuta sotto il mio assessorato nel 2003 non era una regalia politica come dallo stesso sostenuto ma un complessivo risultato di concorsi interni che hanno riguardato l’intero personale del Comune con avanzamenti di carriera di oltre il 50% dello stesso. Nel 2003 infatti ebbi a recepire le istanze degli stessi e dei sindacati che li rappresentavano volte a ribadire che da anni non si procedeva ad una effettiva ricognizione delle superiori capacità acquisite in servizio e delle mansioni svolte ed i concorsi hanno semplicemente consentito di regolarizzare posizioni di chi da tempo svolgeva mansioni superiori per aver acquisito una maggiore professionalità pur essendo inquadrato ancora con un erroneo profilo inferiore. Individuare otto tenenti su quaranta agenti di polizia municipale dell’epoca non ha certamente comportato necessariamente il disimpegno degli stessi dalla loro attività lavorativa nella stessa misura in cui questo non viene contestato alle altre decine di dipendenti comunali che hanno beneficiato nello stesso momento delle stesse promozioni. Per inciso le amministrazioni che hanno seguito alla nostra hanno in aggiunta conferito a molti dei dipendenti promossi in quella circostanza incarichi semi dirigenziali a conferma della bontà delle decisioni prese dalla amministrazione Pietrocola. Respingo pertanto al mittente le offese del D’Alessandro. Del mio operato politico rispondo solamente ai cittadini”.
Massimo Desiati, invece, chiamato indirettamente in causa da D’Alessandro ha lasciato a un breve post su un noto social network già ieri il sunto della sua posizione. “Appena finito il Consiglio comunale. Argomento: Polizia municipale – ha scritto l’esponente di Progetto per Vasto – L’Ordine del Giorno presentato dall’Opposizione è stato recepito nei suoi contenuti in un documento votato alla quasi unanimità. Credo sia stato fatto un buon lavoro al fine di rilanciare l’attività della Polizia municipale per il controllo del territorio ed il servizio alla Comunità vastese. Diritti e doveri! Doveri e diritti!”