“L’ex asilo Carlo Della Penna è un patrimonio della collettività che dev’essere tutelato e valorizzato. Gli obiettivi che si pone il comitato sono principalmente due: la salvaguardia dell’assetto edilizio ed urbanistico del complesso, di indubbio valore storico ed architettonico, e quello della conferma circa la destinazione con cui Carlo Della Penna, cittadino benemerito, l’aveva donato: ai bimbi di Vasto”.
Questi gli obiettivi del comitato per l’ex asilo Carlo Della Penna, alla sua prima uscita ufficiale stamane in conferenza stampa presso il Crocodile di piazza Barbacani. Presenti Michele Celenza, Davide Aquilano e Carlo Centorami, responsabili rispettivamente delle associazioni Porta Nuova, Italia Nostra e Vasto Libera che costituiscono il comitato che però è aperto a tutti. Diverse le adesioni già arrivate, compresa quella del consigliere comunale Davide D’Alessandro. Nell’occasione è stato anche ricordato l’appuntamento del prossimo 14 novembre, alle 17,30, con la conferenza dal tema “L’asilo Carlo Della Penna. Una storia di filantropia e mecenatismo” che vedrà protagonista il professor Luigi Murolo nella sede dell’Agenzia per la Promozione Culturale di via Michetti.
Come ricordato da Michele Celenza nella conferenza stampa di ieri, “con delibera di Giunta comunale n° 311 dello scorso 15 ottobre, il Comune di Vasto ha disposto l’acquisizione al proprio patrimonio indisponibile del complesso scolastico dell’ex asilo Carlo Della Penna. Un atto in sé utile e buono, ma suscettibile di importanti conseguenze ancora tutte da verificare”.
Infatti, come spiegato dallo stesso presidente dell’associazione civica Porta Nuova, “la legge cui la delibera si richiama, prescrive che ‘il provvedimento di acquisizione [sia] specificamente motivato in riferimento alle attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubblico che ne giustificano l’emanazione’; ciò di cui nella delibera comunale non v’è traccia. Le uniche motivazioni che vi si leggono sono generiche ‘operazioni di salvaguardia ambientale e edilizia’, al cui fine la Giunta comunale dichiara necessaria l’acquisizione del complesso”.
È proprio per la mancanza di un indirizzo preciso che il comitato appena costituito vuole sollecitare l’amministrazione a prendere una posizione chiara e inequivocabile: “Può darsi che per operazioni di salvaguardia, debba intendersi la ristrutturazione di cui da anni (dal 2010 almeno), tutti gli anni, si legge invano nel Piano Triennale (comunale) delle Opere Pubbliche. Ma non è detto. Intanto l’intero complesso versa in uno stato sin troppo evidente di abbandono e di degrado, nonostante le molte voci di protesta (l’ultima, la raccolta di oltre mille firme ad opera dell’associazione Vasto Libera) che saltuariamente si levano dalla città. Dopo la delibera dello scorso 15 ottobre siamo però probabilmente arrivati ad un punto di svolta. Oggi l’amministrazione comunale deve dire alla città quali sono le sue intenzioni. Se ha un progetto, se no, e, se sì, in quali tempi”.
E in questo contesto si inserisce anche il ruolo del consigliere comunale Davide D’Alessandro, che ha aderito al comitato: D’Alessandro, infatti, ha preso l’impegno di produrre a tal proposito una mozione da portare in Consiglio comunale. Naturalmente dovrà trovare anche altri firmatari, affinché la mozione possa essere discussa in Aula.
“Seguiremo passo passo ogni deliberazione e ogni azione dell’amministrazione comunale, – ha sottolineato Carlo Centorami – perché questo patrimonio cittadino possa essere difeso, anche da eventuali speculazioni. Adesso attendiamo risposte dall’amministrazione”.
Infine Davide Aquilano, di Italia Nostra, ha tenuto a ricordare il valore architettonico, artistico e soprattutto storico di una struttura che deve essere necessariamente salvaguardata.
