Era stato il Movimento 5 Stelle, il 31 ottobre scorso, ad alzare il polverone sullo Sblocca Italia e le conseguenze sul territorio abruzzese che verrebbe dilaniato dalle trivelle. I grillini avevano chiesto ai consiglieri comunali di Vasto di adottare la propria mozione, già presentata nel comune di Bucchianico dove vi sono loro rappresentanti in seno al Consiglio, per sollecitare l’Amministrazione comunale a prendere una posizione di contrarietà netta: un invito raccolto dal consigliere indipendente Davide D’Alessandro, ma non da altri consiglieri di centrodestra che hanno optato per una mozione propria. Infatti, il consigliere di Forza Italia Antonio Monteodorisio ha presentato ieri una mozione contro quanto stabilito dal Governo in tema di petrolizzazione dell’Abruzzo.
La mozione, firmata anche dai consiglieri Guido Giangiacomo capogruppo FI e Massimiliano Montemurro capogruppo Udc, qualora venisse recepita positivamente dall’amministrazione rappresenterebbe uno strumento in più per far fronte ad un vero e proprio attacco al nostro territorio e alla nostra salute.
Questa iniziativa sottolinea Monteodorisio vista l’universalità dei diritti che intende tutelare prescinde dall’appartenenza politica e vuole essere rafforzativa rispetto a quelle già presentate in Abruzzo da altre forze politiche.
A tal proposito il consigliere Monteodorisio ha dichiarato:
“La conversione in Legge del Decreto Sblocca Italia avvenuta il 05 novembre scorso rappresenta un affronto alla popolazione abruzzese, operata attraverso un inganno.
Come sappiamo la legge prevede che vengano inseriti tra i progetti di competenza statale, quelli che riguardano le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, togliendo alle regioni il potere di veto sulla trivellazione di pozzi di petrolio e di metano.
Si stabilisce dunque un insensato e ulteriore consumo del suolo e la proliferazione di trivelle trasformando l’Abruzzo da “Regione Verde” a distretto minerario per gli idrocarburi, provocando effetti nefasti sulla salute, sull’ ambiente e sull’economia.
La legge contiene anche lo stanziamento di 250 milioni di euro per la ricostruzione dell’Aquila, che ha indotto alcuni rappresentati politici abruzzesi a votare la fiducia.
Un artificio operato da Renzi a discapito della salute dei cittadini e dell’ambiente della nostra Regione.
Possiamo però ancora fare qualcosa , l’art 38 comma 1 bis della legge che stabilisce infatti che “Il Ministro dello sviluppo economico con proprio decreto, sentito il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, predispone un Piano delle aree in cui sono consentite le attività di cui al comma 1″.
Il sopracitato articolo rappresenta un varco che può dare spazio alle lotte perché costringerà il Governo a selezionare caso per caso i territori su cui vorrà imporre la petrolizzazione.
Nella scelta di tali territori un ruolo fondamentale scaturirà dal peso politico dei dirigenti locali e dalla mobilitazione e dalla resistenza dei cittadini”
Ecco il testo della mozione: