Non si placa il clima di tensione che sta caratterizzando il dibattito politico nella città di San Salvo. Ormai da qualche tempo sia i democratici del PD che quelli di SSD lanciano accuse contro l’Amministrazione di centrodestra, costretta a rispondere colpo su colpo. L’ultimo affondo viene ancora dalla segreteria cittadina del Pd dopo i velenosi scambi dialettici sulle opere pubbliche portate a compimento.
Nei giorni scorsi i democratici avevano parlato di un a maggioranza affetta da Sindrome di Stoccolma verso l’onnipresente nemico (impersonato nel caso di specie da Arnaldo Mariotti e Luciano Cilli) e non solo, ma avevano affondato il fioretto affermando: “Se non fosse/ro a capo di una pubblica amministrazione, incaricata/i dagli elettori di gestire la città senza tartassare le famiglie con tasse di ogni genere, potremmo consigliare una serie di sedute dallo psicologo, perché trattasi di disturbi dell’inconscio relativi alla irrangiungibilità, alla disparità ed inferiorità culturale e politica al confronto. Questo si ricava dalle assurdità, dalle inesattezze e dalla fobia coltivata nei confronti del PD”.
Ed ancora: “Se può essere utile a liberarsi dalle fobie, senza spendere soldi per lo psicologo, informiamo l’Amministrazione Comunale di San Salvo che:
– Mariotti ha smesso di fare il sindaco nel 2002, cioè dodici anni e mezzo fa ed il parcheggio era terminato;
– Che con le amministrazioni Mariotti Cilli non è mai stato Assessore e, se vogliamo essere pignoli, comunichiamo che l’Assessore ai lavori Pubblici è stato Spadano. Inoltre Cilli ha smesso di fare l’Assessore a Luglio 2009, cinque anni e mezzo fa.
I cittadini, dopo due anni e mezzo di amministrazione Magnacca caratterizzatasi da vessazione fiscale e dal vero sperpero di denaro pubblico si chiedono: Per quanto ancora pensate di continuare a dire che la colpa è di quelli che c’erano prima?
Noi aggiungiamo, volete continuare per molto tempo a dire che le tasse che mettete per finanziare gli sperperi vostri sono per colpa del Governo Renzi e da dopo le elezioni regionali del maggio scorso della Giunta D’Alfonso?
Siate seri e risolvete i problemi della Città se ne siete capaci, compreso il portare a termine le opere iniziate, come hanno fatto sempre tutti i vostri predecessori”.
Insomma parole di fuoco alle quali ha inteso rispondere uno dei politici chiamati in causa, ovvero Eugenio Spadano, presidente del Consiglio comunale, che è subito partito al contrattacco parlando della “superficialità con la quale vengono utilizzati terminologie e accuse che sono fuorvianti, improprie e probabilmente nemmeno valutate e conosciute da chi le redige”.
Spadano richiama il Pd “a sintonizzarsi su toni meno violenti e concepisse la dialettica politica, non già come una maniera per sfogare risentimenti e livori poco comprensibili ai nostri giorni, ma come un civile confronto di idee, visto che a San Salvo si sta cercando, da parte della maggioranza e dell’Amministrazione comunale, di tenere il livello della discussione politica volutamente pacati, così come i tempi attuali consigliano, allo scopo aggiungiamo qualche considerazione”.
“Non è giusto e opportuno, quindi, così come veniva fatto nel passato – ribadisce il presidente dell’Assise civica – utilizzare modi e termini provocatori e offensivi per il confronto politico. Stiamo attenti tutti, e stiano attenti a non farsi pendere la mano coloro che, condizionati dall’istinto e dall’abitudine, cadono nell’errore di provocare con il solo scopo di ciò”.
Non poteva non mancare una replica anche sulla presunta Sindrome di Stoccolma che affliggerebbe la maggioranza. “L’invito – scrive Spadano – è rivolto a tutti quelli che, non si rendono conto che termini come “disturbo dell’inconscio“ appartengono ad una patologia psichiatrica, pertanto fuorviante, lesiva e offensiva, così come, “sindrome di Stoccolma“, che, peraltro è qualcosa di completamente diverso da ciò che è stato descritto dai firmatari di quel comunicato stampa. Infatti la sindrome di Stoccolma, che non è una patologia, è una attrazione che il prigioniero acquisisce nei confronti del proprio carnefice, quando questi lo tiene prigioniero, o lo traumatizza, ed è una reazione funzionale ad un istinto di sopravvivenza che è insito nell’essere umano. Cosa c’entra, quindi, con il logorroico comunicato del PD non si capisce, così come non si capisce chi sarebbe, eventualmente, il carnefice e chi il prigioniero, nella nostra tranquilla realtà cittadina”.
Per Spadano “ciò che è stato scritto, oltre ad essere improprio e a denotare una scarsa conoscenza degli argomenti di cui si vorrebbe parlare, dimostra l’esatto contrario di ciò che forse si voleva affermare in quello scritto: chi lo ha scritto non è ben informato né sui contenuti politici né su quelli scientifici di ciò che asserisce. Pertanto, quando non si sa cosa dire, forse è meglio tacere, allo scopo di evitare danni a volte irreparabili per l’immagine e la cultura di una Comunità che vuole crescere e che vuole rifuggire dall’ignoranza, perché questa si identifica con la povertà di idee e di benessere sociale”.