Ci sarà tra due settimane la sentenza del Tar Abruzzo sulla questione antenna del parcheggio multipiano di via Ugo Foscolo a Vasto. I giudici amministrativi, infatti, hanno discusso il ricorso presentato dall’associazione La Nuova Terra presentato dai legali Gileno e Russo avverso l’operato della ditta che ha costruito la struttura e ne detiene l’uso.
Ancora qualche giorno di attesa, dunque, anche per il comitato anti-antenna, ma, intanto, per bocca di Ivo Menna si ribadiscono le perplessità che hanno indotto l’adire il procedimento amministrativo a cominciare dal fatto che “Il parcheggio multipiano, opera pubblica costata oltre 4 milioni di euro pagati dai cittadini di Vasto, nata come struttura per la sosta delle auto, si viene trasformando in un colossale business economico per il gestore che nello stesso tempo è anche il costruttore dell’opera. Infatti su questa area pubblica data in gestione per 45 anni a sole 1000 euro il mese per le casse comunali, dovranno sorgere opere private come impianto fotovoltaico, (che impedisce la vista del paesaggio e delle armoniose architetture del Castello caldoresco, della Chiesa di Santa Maria Maggiore, e della Chiesa del Carmine); UNA ANTENNA DI RADIOMOBILE, che provocherà certamente alterazioni alla salute degli abitanti della zone e ai cittadini in genere, non solo, ma che è stata posta abusivamente e illegalmente, confermato dalle due ordinanze di sospensione dei lavori a firma di due dirigenti del comune di Vasto”.
Un affondo non poteva non essere riservato all’Amministrazione comunale. “Grave – viene definita – la posizione del Comune, che nonostante la sua costituzione presso il TAR assieme al movimento popolare antiantenna, avrebbe dovuto, dopo le ordinanze di demolizione della antenna procedere simultaneamente e drasticamente procedere all’abbattimento della stessa. Non lo ha fatto!”
“Speravamo – scrive Menna – che si costituisse anche la Sovraintendenza artistica ai beni monumentali e paesaggistici contro l’antenna e contro la trasformazione di una struttura pubblica in altre funzioni”.
Intanto il movimento mette le mani avanti. A due settimane dalla sentenza, infatti, annuncia già ricorso “alla Corte dei Conti per verificare se vi è danno insorgente nei confronti dei cittadini che versano soldi per realizzare un parcheggio e che si vedono snaturarla in altro”.
Intanto si cerca anche il sostegno dei parlamentari vastesi, Maria Amato e Gianluca Castaldi, dell’europarlamentare Daniela Aiuto e dei consiglieri regionali Mario Olivieri e Pietro Smargiassi, oltreché dei vari consiglieri comunali dei quali si dice “ascoltiamo solo flebili lamentazioni”.