È ancora una volta Progetto per Vasto, il movimento che ha in Massimo Desiati il proprio leader, a pungolare l’Amministrazione comunale. Dopo la documentazione sulla posizione debitoria delle imprese verso l’ente comunale stavolta sotto la lente di PpV è finita l’assenza della Carta dei Servizi comunali. A spiegare l’importanza della documentazione e la sua natura è proprio una nota diramata dallo stesso Desiati e da Andrea Bischia.
“Il Comune di Vasto non ha la “Carta dei Servizi”. Che cos’è la Carta dei servizi? E’ uno strumento di cui molti dei nostri concittadini non hanno nemmeno mai sentito parlare. E’ il mezzo attraverso il quale il Comune che eroga un servizio pubblico individua gli standard della propria prestazione, dichiarando i propri obiettivi e riconoscendo specifici diritti in capo al cittadino.
A cosa serve? Con essa, i Comuni si impegnano a rispettare determinati standard qualitativi e quantitativi, con l’intento di monitorare e migliorare le modalità di fornitura e somministrazione dei Servizi stessi. Sulla G.U. dello Stato, è possibile leggere le “Linee guida” relative ai criteri da applicare per individuare i principi e gli elementi minimi della “Carta dei Servizi”.
In definitiva è un patto tra l’Amministrazione e i cittadini, i quali vengono preventivamente informati sugli standard dei Servizi offerti, sulle modalità del loro svolgimento e sul comportamento adottato nel caso non vengano rispettati gli impegni assunti. E’ un importante strumento di trasparenza ed informazione. Obiettivo, quindi, delle Carte dei Servizi è porre i cittadini “nella condizione di controllare la qualità del Servizio”. Ma si va oltre. Infatti, con essa si assicura al cittadino una specifica tutela rappresentata da forme di rimborso nei casi in cui sia possibile dimostrare che il Servizio reso è inferiore allo standard pubblicato sulla Carta.
Nella nostra città, quale efficienza hanno i Servizi informativi, l’anagrafe, quelli turistici o per l’infanzia, i servizi mensa o quelli del trasporto scolastico, quelli per le vacanze per i giovani, per l’uso impianti sportivi, l’informalavoro? Quelli per l’accudienza anziani, per il sostegno ai disabili, per i sussidi agli indigenti, quelli relativi alla gestione del Camposanto, del verde pubblico, della raccolta rifiuti, dell’inquinamento, del canile? Quelli relativi alla Pianificazione del territorio, al rilascio permessi di costruire, al Trasporto pubblico locale, al traffico, sosta e parcheggi, ai taxi, alle varie autorizzazioni, allo Sportello Unico per le Attività Produttive, ai mercati, alle concessioni di strutture pubbliche? All’accertamento e riscossione Tarsu, I.C.I. e entrate comunali o agevolazioni fiscali, agli acquedotti, fognature, gas, luce, alla Polizia municipale, amministrativa ed annona???
Ecco, la Carta dei Servizi serve a mettere in grado il Cittadino di sapere prima come le cose devono procedere e verificare se quanto prescritto venga rispettato. Nel nostro Comune non si ha notizia della sua esistenza.
Abbiamo, invece, notizia che, il Presidente regionale dell’ANCI Abruzzo, nonché Sindaco di Vasto, abbia in animo di organizzare un convegno regionale, a Vasto, sulla trasparenza amministrativa. Forse, nei giorni scorsi, avendo la Presidenza del Consiglio dei Ministri dato risposta ad un quesito circa l’accesso agli atti nel suo Comune, lo abbiamo stimolato un po’… Attendiamo, quindi, di conoscere i motivi per i quali il suo Comune non ha le “Carte” per quei Servizi pubblici che il Comune dispensa”.