Anche Papa Francesco, ieri mattina, accendendo l’albero più grande del mondo in quel di Gubbio, ha detto senza mezzi termini che un Natale senza luci non è un Natale. Forse anche per questo al Comune di Vasto, dal Sindaco all’ultimo dei dipendenti, si sono accorti che tra qualche giorno è Natale. Soprattutto perché l’ex Pianeta ha riaperto alla grande ed i commercianti del centro storico si stanno dando un gran da fare per rendere più accattivanti le proprie attività in vista della ricorrenza più importante dell’anno. Ecco, per questi motivi e dopo il monito del Papa pare che al Comune di Vasto qualcosa si stia muovendo: da notizie ufficiose (l’addetto stampa è in naftalina, il portavoce “lavora” su Facebook e Maurizio gironzola per i corridoi) pare che nelle prossime ore sarà allestito sia un albero di natale che un presepe. E, con ogni probabilità, saranno anche allestite delle luci in alcune strade del centro. Insomma, come volevasi dimostrare e come è già accaduto in passato ci si ricorda sempre all’ultimo momento: succede in estate e succede a Natale. Vogliamo scommettere che anche a fine giugno il calendario degli eventi estivi non sarà pronto? L’assessore ci dirà che il bilancio non è stato approvato, che i soldi sono pochi e che si fa fatica ad andare avanti. Poi succede che il 10 luglio il calendario esce, i soldi vengono spesi male e le manifestazioni fanno ridere. Giorni fa, alcuni commercianti del centro storico, si interrogavano su alcune tematiche: perché ogni anno accadono queste cose? Perchè ci si ricorda sempre all’ultimo momento? Perchè il Sindaco e la sua Giunta non si muovono in anticipo? Se non ci sono i soldi o ce ne sono pochi basta comunicarlo alla città con largo anticipo e muoversi di conseguenza. Tutto questo a Vasto non accade da anni. Perché? Perché non c’è programmazione e perché la città è allo sbando.