#Fuoridall€uro è l’indicativo hashtag scelto dal Movimento 5 Stelle per lanciare la raccolta firme per un referendum con il seguente quesito: “Ritenete voi che si debba procedere all’uscita dell’Italia dall’utilizzo dell’Euro?”. Tutta verificare la valutazione che riserverebbe alla questione la Corte Costituzionale, nel caso si raggiungessero le firme necessarie, visto che nella forma e nella sostanza si tratterebbe di un referendum “atipico”, perlomeno nella forma regolamentata dalla Costituzione, per cui la “storia” di questo referendum sembrerebbe “già scritta”, con una inevitabile bocciatura. Ma così non la pensano i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, per i quali la questione va posta comunque, tant’è che la raccolta firma è già partita, con il Firma Day.
Da ieri, infatti, sono stati predisposti i gazebo per la raccolta firme; come al solito in prima linea gli attivisti locali, con banchetti in piazza Barbacani, a Vasto, e in via Roma, a San Salvo. A dar man forte agli attivisti, nella giornata di ieri, la presenza del senatore Gianluca Castaldi e del consigliere regionale Pietro Smargiassi, convinti sostenitori del ritorno alla moneta sovrana: “Ho appena firmato a Vasto! Firma anche tu” è l’appello lanciato su Facebook dal senatore Castaldi. “È una delle poche cose democratiche che ci è concesso ancora fare per lottare. […] Mandiamoli a casa appena possibile e intanto mandiamo a casa questo cappio chiamato Euro!”. Sulla stessa lunghezza d’onda Pietro Smargiassi: “Non basta lamentarsi. Occorre firmare” è l’invito del consigliere regionale del M5S.
Dopo il Firma Day di ieri, la raccolta firme proseguirà per 6 mesi negli uffici elettorali dei comuni.
n.l.
