La notizia di una presunta distrazione di fondi (ben 400 mila euro) dal potenziamento del porto di Vasto alla partecipazione della Regione Abruzzo all’Expò 2015 ha fatto sobbalzare dalla sedia il nuovo sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale Camillo D’Alessandro. In soli due giorni, da quando il nostro giornale ha sollevato la questione, l’esponente democratico ha analizzato la determina dirigenziale DA11/24 del 24 ottobre scorso e ha ricostruito l’intera vicenda per rimandare al mittente le accuse avanzate in queste ore.
Come ben si ricorda era stato il consigliere di opposizione Etelwardo Sigismondi ad accennare in Aula consigliare alla vicenda e noi, per primi, abbiamo voluto scavare sulla veridicità di quelle affermazioni che hanno trovato conferma, senza soffermarci su chi fossero i responsabili di tale atto il che, a livello pratico, poco importa.
D’Alessandro non smentisce l’operazione e non può farlo: i 400 mila euro sono stati effettivamente dirottati sulla partecipazione all’Expò, ma chiarisce carte alla mano, che ha trasmesso alle varie redazioni, che ”La Giunta D’Alfonso non ha deliberato alcuna sottrazione di fondi alla città di Vasto, da Sigismondi la “bufala di Natale” consumata in nome della propria esistenza in vita.”
E giù con la ricostruzione dell’iter burocratico. “Con Delibera di n.270 del 14 aprile 2014 – scrive ancora D’Alessandro – la Giunta Chiodi, non D’Alfonso, ha deliberato l’utilizzo delle economie derivanti dall’APQ denominato “potenziamento del porto di Vasto”, per un importo di Euro 400.000, per garantire la presenza dell’Abruzzo al Padiglione Italia, una settimana, all’Expo 2015 di Milano.”
“La determina di ottobre è solo una determina di conclusiva conseguente alla delibera Chiodi”, chiarisce D’alessandro che aggiunge: “Per quanto riguarda l’APQ del porto di Vasto si ricorda che dopo l’ultimazione degli interventi è stata avviata la ricognizione delle economie. Nel novembre 2013 è stata avviata dalla Direzione Affari della Presidenza, competente per materia, la procedura per la riprogrammazione delle economie conclusa poi con l’approvazione della delibera di giunta 270/2014”.
Insomma, detto in brevis, una volta assunti gli impegni con la relativa determina da parte della Giunta regionale a guida Chiodi, il reggente la della Direzione Affari della presidenza, Politiche legislative e comunitarie, Programmazione, Parchi, Ambiente, Energia non poteva non apporre la firma in calce a quel documento per poter pagare la prima fattura della partecipazione all’Expò e nulla poteva essere fatto per impedirlo.
D’Alessandro non risparmia una stoccata finale al capogruppo di fratelli d’Italia nel Consiglio comunale di Vasto: “Dove stava – attacca l’esponente del PD – il consigliere comunale Sigismondi nel 2013 e poi ancora ad aprile 2014 quando venivano assunte le decisioni che lui oggi contesta ? O il consigliere non sapeva e la cosa è molto grave, ciò dimostrerebbe l’incapacità di svolgere il proprio mestiere oppure, pur sapendo, ha taciuto il presunto scippo operato dalla sua parte politica. In entrambi i casi – conclude D’Alessandro – la brutta figura è certa ed irrimediabile. Per queste festività riceverà solo cenere e carbone”.
Luigi Spadaccini