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Il Sindaco Lapenna non risponde alle nostre domande

cimitero 600x200Oggi, nostro malgrado, torniamo ad occuparci della gestione del cimitero di Vasto. E lo facciamo soprattutto per quattro motivi:
1) Perché nella consueta conferenza stampa di fine anno il Sindaco Lapenna ha continuato a parlare di siti che fanno una cattiva informazione (riferendosi evidentemente al nostro perché siamo l’unico quotidiano online che si è occupato della spinosa vicenda del cimitero) e dicendo, tra le altre cose, che la Procura della Repubblica è stata messa a corrente del problema e che l’indagine interna messa in atto da Palazzo di Città (???, non ci crede nessuno) non ha fatto emergere nulla di irregolare.
2) Perché siamo convinti, anche alla luce delle continue segnalazioni che riceviamo a più livelli, che nulla è cambiato sulla gestione del cimitero di Vasto.
3) Perché siamo convinti, per non dire certi, che il Sindaco non ha fatto alcun esposto alla Procura della Repubblica a seguito dei nostri articoli.
4) Perché, ad oggi, nessuno, a Palazzo di Città, ha risposto ai nostri interrogativi dello scorso mese di gennaio. Interrogativi che riproponiamo a beneficio di coloro i quali, lo scorso inverno, non hanno seguito le vicende cimiteriali di Vasto.

Interrogativi che riproponiamo oggi:
“Con quali criteri vengono assegnati i loculi? In quali orari e in che giorni possono essere fatte le tumulazioni? Chi incassa i soldi delle riesumazioni? Esiste un archivio, senza voler tornare indietro negli anni, di quante tumulazioni e riesumazioni sono state effettuate solo nel 2013? Quanti soldi avrebbe dovuto incassare il Comune di Vasto? Quanti ne ha incassati? E le lampadine? Quando non funzionano chi deve cambiarle? Vanno pagate? A chi?”.

Sembrava, come abbiamo già scritto qualche giorno fa, che l’articolo in questione avesse prodotto i risultati sperati dal momento che il sindaco aveva dato mandato ai dirigenti di avviare un’indagine interna conoscitiva proprio allo scopo di verificare la situazione di gestione del cimitero. Un’iniziativa certamente apprezzabile, i cui risultati, però, a distanza quasi di un anno sono ancora un mistero. Chi ha indagato? Come? In quanto tempo? A noi non risulta nulla di tutto ciò.
È chiaro che non ci sarebbe alcuna fretta di conoscere i risultati di questa indagine interna se nel frattempo le cose al cimitero di Vasto fossero cambiate. Purtroppo le cose non sono cambiate.
Il Sindaco, nella conferenza stampa di qualche giorno fa, oltre a dire che Vasto è una isola felice dove tutto funziona, dove l’arredo urbano ed il verde pubblico sono curati e dove i commercianti non chiudono ma aprono nuove attività, (evidentemente ha pensato di fare il Sindaco a Senigallia e non a Vasto dove tutto, o quasi, è alla deriva) ha detto che del cimitero se ne sta occupando la Procura. Noi, non ce ne voglia il primo cittadino, non gli crediamo e, di conseguenza, ci chiediamo: Il Comune di Vasto che indagine ha fatto? Quando? Ha chiesto informazioni alle locali imprese di pompe funebri? Al Sindaco sarebbe bastato farsi una chiacchierata con chi, quotidianamente, ha a che fare con il cimitero cittadino, per rendersi conto dello schifo che c’è. E poi, a noi non risulta che Luciano Lapenna abbia interessato del problema la Magistratura. Anzi, siamo convinti come non mai che non lo ha fatto perché sa quante porcherie, a più livelli, sono state fatte negli ultimi anni. Ecco perché, nei prossimi giorni torneremo ad occuparci dell’argomento. Facendolo in maniera dettagliata, con riferimenti precisi, perché su questa storia del cimitero ilnuovoonline.it andrà fino in fondo.

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