Come da accordi elettorali dopo le primarie che hanno sancito la candidatura alla guida della Regione Abruzzo di Luciano D’Alfonso, Alfonso Mascitelli medico ospedaliero, ex senatore dell’Idv e competitor uscito sconfitto dalle primarie, è stato nominato commissario all’Agenzia sanitaria regionale.
Mascitelli subentra ad Amedeo Budassi e la notizia della sua nomina è stata diffusa dall’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, secondo cui la “scelta è straordinariamente motivata dalle competenze e dalle esperienze maturate ad altissimo livello istituzionale. Per tale ragione è per me motivo di grande soddisfazione che abbia accettato l’incarico in una struttura destinata a recitare un nuovo ruolo nel segmento dei servizi sanitari ed epidemiologici”.
L’incarico è senza compenso istituzionale, dopo la rinuncia dello stesso Mascitelli: “Non posso che ringraziare il Presidente, l’Assessore, e l’intera Giunta per la fiducia accordatami. Mi auguro che questa fase commissariale possa durare il minor tempo possibile perché l’Agenzia sanitaria possa tornare ad avere piena interezza delle sue funzioni e dei suoi compiti, nel rispetto del lavoro di tutti i predecessori”. La Giunta regionale ha inoltre deciso di riaprire, entro gennaio, la selezione pubblica per l’incarico di Direttore dell’Agenzia sanitaria, e di avviare la selezione pubblica per l’aggiornamento dell’Albo degli idonei a ricoprire l’incarico di direttore generale delle Asl, così come prevede la norma, allo scadere dei 24 mesi.
A destare scalpore a Vasto, invece, è la notizia, ancora da confermare, della nomina di Valerio Ruggeri, coordinatore cittadino di Progetto per Vasto, il movimento che ha in Massimo Desiati il suo leader, a presidente dell’Arap-Azienda regionale delle Attività produttive.
Il giovane vastese aveva già avuto incarichi alla Provincia di Caserta ed attualmente è direttore amministrativo di Terra di lavoro SpA, ma soprattutto vanta una amicizia stretta con il presidente della Regione Abruzzo presente anche alle sue nozze.
Certo si tratta di una notizia ancora tutta da confermare, come abbiamo già scritto, anche se voci di corridoio parlano di una firma già apposta sul documento di nomina, ma se così dovesse essere per il PD del vastese si tratterebbe di un nuovo violento schiaffo tirato da Palazzo Silone. Nonostante il sostegno forte dato alla corsa verso la conquista di l’Aquila, per ora i democratici del comprensorio sono rimasti a bocca asciutta.
Una situazione che non può certamente far piacere ai vari Molino (che pure è risultato quarto nella lista del PD) Forte, Sputore, Monteferrante, Mariotti e via discorrendo e che vedremo quali ripercussioni potrà avere nel prosieguo di queste settimane. Restano gli incarichi, ad esempio, per l’azienda di trasporto unica e il centro di ricerca unico regionale, quando vedranno finalmente la luce, ma l’impressione è che sulla scia di quanto fatto dagli ultimi governi regionali ci sarà ben poco, se non le briciole, per i democrat vastesi.