Torna alla carica Progetto per Vasto sul capitolo delle riduzioni ed esenzioni del Regolamento per l’applicazione della Tari, le cui tariffe, secondo Desiati e C., sarebbero dovute già calare proprio per l’avanzamento della raccolta differenziata.
Il primo nodo riguarda quanto “messo in evidenza fin dall’ottobre scorso e ci riferiamo alla cancellazione di alcune detrazioni a favore delle famiglie svantaggiate. Così come denunciammo allora, la maggioranza, in Consiglio comunale, con effetto retroattivo al 1° gennaio 2014, modificò le norme del precedente Regolamento che stabilivano, per queste famiglie, riduzioni ed esenzioni. Infatti, era prima stabilito che le abitazioni occupate da persone con invalidità del 100%, da percettori di indennità di accompagnamento o di pensione di invalidità fossero esenti dal pagamento della tassa sui rifiuti. Con il nuovo regolamento, invece, si stabilisce che detta condizione comporta soltanto una riduzione del 30% e per le sole abitazioni occupate da persone invalide al 100%. Nessuna menzione viene più fatta per le altre due categorie. Al contempo, per le famiglie con persone che presentano una invalidità riconosciuta e ricompresa dal 74% al 99%, a differenza di prima, allorquando per loro pur era prevista una riduzione pari al 30%, la misura di favore è stata abolita e, quindi, queste ultime sono state costrette a pagare la tassa per intero. Anche per le giovani coppie le regole sono cambiate in peggio: fino a ieri, per il primo anno di matrimonio, avrebbero potuto usufruire di una riduzione del 30%, ora non più”.
Per Massimo Desiati ed Andrea Bischia definiscono “grottesco” un altro delicato passaggio del regolamento quando recita “ulteriori particolari e gravi situazioni, potranno essere di volta in volta riconosciute con apposito provvedimento della Giunta comunale su specifica e motivata richiesta degli interessati, nella misura del 30 %”. In definitiva, la Giunta ha avocato a sé ed a proprio insindacabile giudizio, decisioni per situazioni non ricomprese nel Regolamento, aprendo così la porte a scelte dall’indubbio sapore clientelare”.
Gli esponenti di PpV parlano di altra chicca quando si addentrano nel merito dei calcoli della tassa che “viene calcolata sui mq dell’abitazione e sul numero dei componenti il nucleo familiare. Sempre a causa del nuovo Regolamento, accade questo: al fine di stabilire il numero dei componenti il nucleo si calcolano anche le persone non residenti ma dimoranti. Qui una logica c’è, anche se ha come conseguenza un maggior esborso complessivo. Ma, ed è un “ma” pesantissimo, nel medesimo Regolamento, non è previsto nessuno sgravio per i casi in cui, ed a Vasto questi casi sono tantissimi, uno dei residenti dimora, per studio o per lavoro, in una abitazione di altro Comune nel quale già paga la Tassa Rifiuti! E’ così che quella famiglia è costretta a pagare due volte per la medesima persona componente il proprio nucleo! Naturalmente, in altri Comuni italiani questi casi sono previsti, invece.
Tutto questo accade a Vasto, Comune la cui Amministrazione non ha riscosso ben 5 milioni di Euro, per ICI, TARSU e TOSAP, relativi alle annualità ricomprese tra il 2007 ed il 2011/2012, per le solo realtà con Partita IVA”.