Inaugurato nel 1983 non è mai stato ristrutturato. Basterebbe questa notizia a sintetizzare lo stato in cui versa il reparto di cardiologia dell’ospedale di Vasto. Fortemente voluto dall’allora primario Giuseppe Di Marco, da qualche anno in pensione, l’unità di terapia intensiva sembra non avere alcun futuro. Soprattutto alla luce delle indiscrezioni che continuano a circolare sul fatto che l’emodinamica non si farà. Eppure, come si ricorderà, il mese di giugno di soli 2 anni fa l’ex governatore Gianni Chiodi, nel corso di una affollata conferenza stampa, annunciò in pompa magna un investimento di 4 milioni di euro necessari per dotare la struttura sanitaria vastese di un laboratorio di emodinamica e per ristrutturare tutto il reparto, ad oggi l’unico di tutto l’ospedale a non essere stato ristrutturato.
Insomma, solo promesse e basta: la verità vera è che ad oggi Vasto non ha un servizio importante di pronto intervento e, soprattutto, quanti lavorano nel reparto di cardiologia (trenta unità) lo fanno in condizioni drammatiche. Negli ultimi anni non è stata acquistata nessuna nuova attrezzature, gli ambienti sono fatiscenti. Insomma, roba quasi da terzo mondo. Un vero peccato se si pensa che nel 2012 gli alpini di Tufillo donarono all’ospedale diverse attrezzature acquistate grazie ai fondi raccolti con un progetto di solidarietà condiviso con la Fondazione Carichieti. Le apparecchiature dovevano essere complementari alla sala emodinamica. Sala che non si farà mai e, di conseguenza, lasciamo a voi lettori ogni tipo di commento.