I Vastesi, rilevano gli storici, non possiamo annoverarli tra i “marinai”, tutt’al più valenti “pescatori”, come ben testimoniato da diversi nostri nonni “Paroni” di prestigiose Paranze. Pur tuttavia, alcuni concittadini, nativi o naturalizzati, hanno acquisito appieno “l’arte”, non certo marinaresca, dei “marinai” nel raccontar storielle. Tali ci appaiono, sempre lasciando a chi legge il giudizio ultimo, alcune vicende di vita amministrativa locale, che sembrano assumere ormai i connotati di storielle narrate nella importante notte appena trascorsa, riguardanti gli impegni presi dal Sindaco e la Sua Giunta sulle arcinote problematiche ambientali di Punta Penna, la Riserva di “Punta Aderci” e le Piste ciclabili. Tanto, troppo ci sarebbe da scrivere. Cerchiamo di limitarci all’essenziale.
“Patto per il territorio”. Qualcuno lo ricorda? Il 12 dicembre 2011 (ben tre anni fa) il Sindaco Lapenna in un comunicato stampa annunciava che “…in un incontro con la stampa, ha illustrato il patto per il territorio denominato “Sistema Industriale & Riserva Naturale, partnership per un nuovo modello di sviluppo durevole e sostenibile.” “Il documento, già esaminato ed approvato dalla Giunta, verrà sottoposto…e rimesso alle associazioni produttive ed ambientaliste per essere condiviso e sottoscritto.” e tanti altri propositi. Il 27 dicembre 2011 una bozza del “Patto…” venne inviata, tra gli altri, anche alle associazioni ambientaliste per “…esaminare con voi in un incontro da fissare nel prossimo mese di gennaio presso il Comune di Vasto…”. Seguono solo due semplici incontri, a gennaio e dicembre 2012, dove non emerge nulla di nuovo. E poi? Silenzio assoluto. Gli annunci vanno, i problemi restano. Fiduciosi attendiamo la lieta novella.
“Pista ciclo-pedonabile nella Riserva”
E’ ormai trascorso un anno dalle “convulse” riunioni riguardanti il Progetto di Pista ciclo-pedonabile interessante la Riserva di “Punta Aderci””. Quanta fretta allora: per favore non disturbate il manovratore, si perdono i finanziamenti. D’incanto si sono materializzati un costoso progetto, che qualora così realizzato avrebbe snaturalizzato del tutto la Riserva, e richieste di incontri presso il CAI con il membro del nuovo Comitato di Gestione della Riserva, scelto unilateralmente e senza consultazione dall’Amministrazione quale rappresentante delle istanze ambientaliste all’interno dell’Organismo, ma non già in rappresentanza delle stesse. Animosi pomeriggi quelli del 23 e del 30 dicembre 2013 (meno male che si sono salvate le cene del 24 e del 31) nonché l’incontro del 20 gennaio 2014 che, di fatto, ha solo introdotto negative tensioni tra le Associazioni. Poi il “Convegno” del primo marzo a Palazzo D’Avalos tenuto dall’Ass.re Marra e dai Tecnici comunali. Ovviamente, anche in questa circostanza, assunzione pubblica di impegni circa una futura discussione del Progetto in fase di rielaborazione, stanti i gravi dissesti idrogeologici verificati e divulgati dagli scriventi e che ponevano seri dubbi sulla possibile realizzazione del Progetto. Ancora, il 14 marzo nuovo incontro del Sindaco, Ass.re Marra e Dirigente comunale con gli Amici di Punta Aderci: viene ribadita la promessa circa un percorso progettuale da condividere. Infine, ultima uscita pubblica dell’Ass.re Marra, almeno per quello che è dato di sapere, il 16 marzo con un comunicato ove, tra diverse altre enunciazioni di modifiche progettuali in itinere, si legge: “Come accordato con l’Ass. Amici di Punta Aderci, si creerà un tavolo di supervisione con le associazioni. Vasto reclama queste infrastrutture.” E poi? Silenzi. E poi? Attesa di nuove “promesse”. E dal solerte “rappresentante” delle istanze ambientaliste: silenzio. Decisioni di merito del Comitato di Gestione: nessuna. Stessa fine del Patto? Con le Associazioni, almeno per ora, sembra di si, ma negli Uffici comunali, quelli che avrebbero dovuto , a dire dell’Assessore , condividere il “…percorso progettuale…” le “cose” si sono mosse. Infatti, con una strana Delibera, la n. 319 del 22.10.14, la Giunta comunale ha approvato “…la Relazione concernente la Viabilità Zona Punta Aderci redatta in data 22.10.2014 nell’ambito delle previsioni del progetto definitivo dei Lavori di realizzazione della Via Verde dei Trabocchi lotto n. 5 e parte lotto n. 6…”
E meno male che vi dovevano essere un tavolo di supervisione, un percorso progettuale condiviso, dei lavori propedeutici di messa in sicurezza idrogeologica da definire: suvvia, sono state solo promesse.
Fra poco avremo un altro Capodanno: per favore non chiamateci per altre promesse, ci bastano quelle avute. Permetteteci una domanda, una sola delle tante che, vecchie e nuove, ci sovvengono:
considerato che malgrado le continue modifiche naturali i tracciati della Riserva sono ancora percorribili, sia a piedi che con idonee bici, e che con relativamente pochi soldi (impegno di spesa enormemente inferiore agli oltre 2 milioni e 200.000 euro) si potrebbero rendere alquanto ameni e non impattanti, perché non utilizzare questa notevole risorsa economica per sistemare le strade di questo comune ormai impercorribili, attrezzando magari percorsi ciclo-pedonabili?
Si dispensa dalle “promesse”.
Il Comitato Cittadino Per La Tutela Del Territorio
Fin qui la nota, assai polemica, del suddetto Comitato. Meglio tardi che mai considerato che, da quando è nata, la Riserva è rimasta … tale. Nel senso che è riservata a pochi fruitori appassionati che la evitano durante gli assalti dei “turisti-migranti” (non quelli che vengono dal mare ma quelli che calano dall’interno). Personalmente in estate ci vado con mia moglie dalle 6 circa alle 9 massimo, soprattutto in certi giorni canonici di “sbarchi” diffusi. Tra l’altro sarebbe utile conoscere quali sono le funzioni del personale che occupa gli uffici, chi si deve occupare di ripristinare, in condizioni di sicurezza, l’accesso che parte dalla zona industriale. Cosa è previsto, se c’è una previsione in proposito, circa la fruibilità della spiaggia per persone anziane o per portatori di handicap, se è previsto, come sarebbe opportuno fare, soprattutto in quei giorni canonici, un servizio di avvistamento e soccorso in mare per gli imprudenti o per chi si trovasse in difficoltà. Infine sarebbe opportuno portare a conoscenza dei cittadini almeno le grandi linee delle promesse formulate nel corso degli anni: anche perché un suggerimento potrebbe sempre giungere anche da cittadini non iscritti alle associazioni ambientalistiche.
Elio Bitritto