Il Trabocco di Punta Aderci rischia di essere distrutto dalle mareggiate. A lanciare il grido d’allarme, stamane, è la collega del Centro Anna Bontempo.
“A preoccupare i pescatori e le tante persone che frequentano il parco costiero anche in inverno – scrive la collega del quotidiano dell’Abruzzo – sono alcuni pali portanti, completamente corrosi dalle onde. Il pericolo concreto è che la struttura faccia la fine del più famoso trabocco Turchino di San Vito, completamente distrutto da una mareggiata. Una sorte davvero ingloriosa per l’antica macchina da pesca decantata da Gabriele D’Annunzio nel celebre romanzo “Il trionfo della morte”.
Il trabocco, la cui foto è finita spesso sulle copertine di riviste specializzate, mostra evidenti segni di cedimento e, come si ricorderà, la scorsa estate, una ordinanza di demolizione della Procura della Repubblica aveva fatto tanto discutere.
A questo punto ci si chiede: chi deve intervenire?
“A ordinare l’abbattimento della scalinata – dice Anna Bontempo – lunga 57 metri e larga poco più di un metro è stata la Procura di Vasto che in Agosto ha intimato al proprietario di provvedere entro 60 giorni all’abbattimento dell’opera e al ripristino dello stato dei luoghi, con l’avvertimento che decorso tale termine le autorità competenti avrebbero proceduto d’ufficio alla demolizione con l’attribuzione delle spese a carico del condannato”.
L’ingiunzione faceva seguito a una sentenza di condanna inflitta dal Tribunale due anni fa al proprietario.
“Il problema – aggiunge la cronista del Centro – è che nonostante i sessanta giorni concessi dalla Magistratura siano abbondantemente trascorsi la passerella è ancora al suo posto, mentre il rischio di crollo diventa sempre più concreto”.
Ma qui la vicenda assume toni davvero grotteschi: sembra, infatti, che il privato in questione dopo aver rinunciato a presentare ricorso abbia chiesto informazioni su come procedere alla demolizione senza però ottenere alcuna risposta dagli enti interpellati. Insomma, a distanza di diversi mesi pare che della passerella, realizzata in difformità rispetto alle autorizzazioni per consentire l’accesso ai disabili, non interessi più a nessuno.
“Della questione – conclude Anna Bontempo – si occupò negli anni passati anche l’ufficio urbanistico comunale su segnalazione del comitato di gestione della Riserva di Punta Aderci.