Nella giornata odierna, il porto di Vasto è stato lo scenario di una esercitazione complessa di Port-Security e di antincendio, organizzata dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto.
La realistica simulazione prevedeva la presenza di un ordigno nascosto all’interno del porto, la cui esplosione ha provocato un incendio a bordo della Motonave SHARK successivamente localizzato a bordo della stessa.
Il team coordinato dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo, nel corso dell’esercitazione, ha immediatamente attivato le procedure previste dal piano di security portuale e dal piano antincendio locale, che, in questi casi, prevedono l’immediato intervento congiunto dei militari e dei mezzi della Guardia Costiera con il personale dei Carabinieri, della Polizia di Stato e del Distaccamento del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Chieti.
Collaborazione e ausilio pure degli operatori portuali, dei servizi tecnico-nautici presenti in porto (rimorchiatore e ormeggiatori) e del personale adibito al Port Facility Security Officer, che hanno portato a termine, in tempi ristretti, tutte le operazioni di spegnimento, messa in sicurezza dell’unità interessata dall’incendio.
Al termine dell’esercitazione, si è tenuto un incontro per verificare l’esito degli interventi effettuati, che è stato ritenuto adeguato ai piani ed ai protocolli di emergenza in vigore.
“In particolare – ha chiarito il comandante del Circomare vastese T.V. Giuliano D’Urso – queste esercitazioni periodiche, servono a testare il livello di addestramento e la sinergia tra le diverse componenti che operano durante l’emergenza nonché a monitorare l’efficienza e la funzionalità dell’organizzazione di security, dei mezzi antincendio immediatamente e direttamente disponibili in ambito portuale, unitamente a quelli dei mezzi di soccorso intervenuti.
Nel complesso, tutte le operazioni si sono svolte con tempestività ed efficacia, consentendo di verificare l’ottimo coordinamento operativo”.