Saranno il governatore dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e il forzista Paolo Gatti i tre grandi elettori (due di maggioranza e uno di minoranza) eletti nella seduta di Consiglio chiusa poco prima delle 20.00 di ieri nel palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila.
I tre consiglieri vanno a comporre il contingente dei 58 rappresentanti regionali che, insieme ai deputati e ai senatori, partecipano alla costituzione del collegio che elegge il presidente della Repubblica.
Non ce l’ha fatta a sovvertire i pronostici il candidato del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi che più volte in questi giorni ha avuto scambi di battute al curaro con il centrodestra.
L’esito delle preferenze parla chiaro con la Marcozzi attestatasi a quota 5 (ovvero i consiglieri pentastellati) e Gatti salito a quota 9, ovvero ben 2 voti più del contingente di centrodestra (5 di Forza Italia, 1 Abruzzo Futuro, 1 Nuovo Centro destra), il che non poteva non far infuriare i grillini.
“Ancora una volta si conferma l’identità di un partito unico” commenta il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Riccardo Mercante “anche oggi due voti della maggioranza sono andati in soccorso al candidato del centro destra, dimostrando un continuo strizzarsi l’occhio nel gioco delle parti”. “Eleggendo il il rappresentante del Movimento Cinque Stelle” continua il capogruppo “avremmo assicurato ai cittadini un voto per il Presidente della Repubblica nei confronti di un nome autorevole, libero e prestigioso ma soprattutto lontano da quelle fosche logiche di spartizione tipiche del Patto del Nazareno, dove due decidono la sorte dei molti”.