Continua senza sosta il lavoro dei Vigili del Fuoco del nucleo Speleo-Alpino-Fluviale del comando di Chieti, affiancati da quelli di Vasto, per la messa in sicurezza del tratto dove si è registrato lo scivolamento a valle di una porzione del muraglione di contenimento dei Giardini di Palazzo d’Avalos a causa delle abbondanti infiltrazioni d’acqua. Intanto ieri pomeriggio l’ing. Emidio Primavera del Genio civile ha consegnato nelle mani del sindaco di Vasto Luciano Lapenna la sua relazione in merito all’accaduto, la stima dei danni e i lavori necessari da eseguire al più presto per provare ad arginare il fenomeno franoso che sta interessando l’area.
Secondo indiscrezioni da confermare si tratterebbe di interventi similari a quelli già quasi ultimati in via Tre segni, con una serie di palificazioni cementizie, un muro di contenimento in cemento armato rivestito da una muratura realizzata con gli elementi da recuperare tra quelli caduti dal precedente muraglione, secondo le prescrizioni della Soprintendenza ai Beni architettonici.
Su quella relazione verrà basata, soprattutto per quel che concerne il capitolo stanziamenti, la proposta di delibera che il governatore D’Alfonso presenterà nel tardo pomeriggio di oggi alla sua Giunta per l’adozione di un provvedimento di somma urgenza.
Ieri sono cominciate anche le installazioni dei sensori che dovranno sorvegliare Palazzo d’Avalos ed eventuali scostamenti a livello infrastrutturale. Nella residenza marchesale resta inibito l’accesso alle parti di sud-est sia al piano terra, dove si trova il Museo archeologico, che negli altri piani vista la distanza di soli 2 metri dal fronte interno dello smottamento. Già nelle prime ore si era provveduto allo svuotamento dei pozzi, ma lo stesso D’Alfonso, subito dopo la frana, aveva sottolineato la necessità di migliorare se non realizzare un adeguato sistema di drenaggio delle acque.
Intanto si registrano i primi tentativi di appropriazione dei “souvenirs” del Palazzo. La Polizia municipale ha costretto alla fuga il classico “sciacallo” che ha provato a portare via dei reperti senza peraltro riuscirci.
Un’ultima importante annotazione: in queste ore, talora sono state intraviste alcune persone scostare gli elementi ostativi al passeggio nella strada sottostante lo smottamento, persone che evidentemente non si rendono conto della pericolosità in questo momento del tratto e che violano anche la legge passando lì dove è vietato da un’ordinanza sindacale ancora vigente.
L. S.