Cresce il disagio sociale nel Comune di Vasto: è questa l’amara sentenza emersa dalla conferenza stampa tenuta questa mattina nella Sala del Gonfalone di Palazzo di Città nel corso della quale sono stati snocciolati i numeri che definiscono la cruda realtà di una situazione che si è aggravata già solo nel confronto tra gli ultimi due anni.
Una conferenza introdotta dal primo cittadino Luciano Lapenna: “era importante questo incontro – ha detto – per fare un po’ di chiarezza sull’impegno di questa Amministrazione a sostegno delle famiglie e delle persone particolarmente svantaggiate. Il nostro impegno cresce sempre di più anche in considerazione del fatto al pari di altre realtà esiste a Vasto una crescita del disagio sociale”.
“L’Ente pubblico – ha accentato il primo cittadino – continua il suo impegno affinché si possa dare un sostegno ai chi ne ha bisogno, il tutto sempre nel pieno rispetto delle norme e il fatto che non abbiamo proteste è frutto di un percorso lineare. Siamo impegnati continuamente con altre strutture, come la Caritas, nel dare sostegno che agiscono nel territorio nel sostegno del sociale.
“Nonostante i tagli ai contributi da parte dello Stato centrale, della Regione Abruzzo e principalmente della Provincia di Chieti – ha aggiunto il sindaco – il Comune di Vasto vede crescere i contributi erogati nei confronti delle realtà disagiate”.
Parla ancora di massima trasparenza e linearità del percorso, Lapenna, quando apre una parentesi sulla assegnazione degli alloggi popolari che è avvenuto “nel rispetto rigoroso delle graduatorie. In 8-9 anni non abbiamo registrato nessun ricorso al Tar né proteste”.
A scendere nel dettaglio dei numeri è stato il presidente della Commissione Affari Sociali, Mauro Del Piano, che ha inteso subito
ringraziare per la sua opera la dott.ssa Iolanda Mariani. L’esponente di Sel ha voluto subito porre l’accento sul fatto che “tutte le domande e tutti i pareri vengono analizzati e decisi in modo collegiale”.
“Nel 2014 – ha detto Del Piano – abbiamo avuto un incremento del livello di prestazioni sia a livello economico che di richieste” prima di scattare la fotografia della realtà contingente:
92.500 euro i contributi erogati nel 2014 rispetto ai 73500 del 2013;
186 le domande esaminate nel 2014 contro le 152 del 2013.
Per i casi dell’anno appena chiuso il presidente della Commissione ha chiarito come 106 sono state domande ordinarie (quelle che fanno riferimento al conferimento di specifica documentazione insieme all’ISEE) di cui 92 con esito positivo e 14 con esito negativo;
80 le richieste straordinarie (quelli per contributi una tantum riferibili a particolari situazioni come il sopperimento alle spese per un lutto familiare, impossibilità a pagare le utenze, improvvisa assistenza per disabili e via discorrendo) di cui 61 con risposta positiva e 19 negativa.
Facendo un bilancio dell’attività della Commissione, dunque, sono state esaminate ben 34 pratiche in più alle quali è stato risposto efficacemente “nonostante la riduzione delle sedute di 6 unità per un risparmio complessivo di circa 3 mila euro”.
“Il 2015 sarà un anno difficile ma problemi di carattere economico su questo specifico capitolo di spesa in Bilancio non ci saranno”, ha aggiunto Del Piano che ha anche ricordato come siano in aumento le richieste degli stranieri soprattutto rumeni (30%), ma anche dei disoccupati e di molte famiglie al limite “ma l’ente non può sostituirsi allo Stato”, ha chiosato.
L’assessore comunale al ramo, Anna Suriani, ha ribadito l’assenza di qualunque protesta o ricorso in merito all’operato della Commissione augurandosi che “anche quest’anno si possa consolidare se non aumentare i numeri della sua attività”; e non solo, perché più tardi aggiungerà “l’importante è che non ci sia una ulteriore contrazione dei contributi che porterebbe obbligatoriamente a dover tagliare dei servizi”.
Pungolata sul pagamento della Tari per le famiglie con disabili gravi, la Suriani ha detto che si auspica “una esenzione valutata sulla base dell’ISEE”.
L’ultima parte della conferenza ha visto come protagonista il dirigente comunale del settore Servizi sociali, Vincenzo Marcello, che fin da subito ha parlato di “un rapporto idilliaco tra il settore e la Commissione sui contributi economici e quando abbiamo urgenze improcrastinabili la disponibilità della Commissione è totale e riusciamo a dare risposte a richieste particolari quasi immediatamente”.
Punto nodale del suo intervento, però, è stato l’annuncio dell’apertura delle buste per l’affidamento della gestione dei servizi dei Piani di zona per i prossimi tre anni. 6 le società temporanee e cooperative sociali che hanno partecipato all’avviso, ma solo tre hanno superato lo sbarramento minimo dei 40 punti.
Il bando è stato vinto dalla società temporanea SGS di Fossacesia con un ribasso sulla base d’asta di 3.239.383 euro per il triennio pari all’11,23%, ovvero 2.875.600 euro con un risparmio per le casse comunali, a parità di servizi assistenziali erogati, di circa 375 mila euro.
Tra i servizi rientranti nei Piani di zona quelli inerenti le aree minori, anziani, disabili e malati psichici e comprendono l’assistenza domiciliare, il telesoccorso, assistenza per la tutela dei minori, i trasporti e tanto altro, servizi che costano al Comune quasi 1 milione e 100 mila euro annui.
“I livelli minimi di assistenza – ha chiarito il dirigente – vengono coperti dagli stanziamenti del Fondo sanitario regionale e del Fondo sanitario nazionale. Inoltre il Comune partecipa a vari bandi nazionali ed europei per reperire ulteriori fondi per ampliare la gamma dei servizi offerti e degli utenti” come il progetto Penelope.
Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)