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A morte, a morte! …D’Alessandro sul caos in Consiglio

Da Davide D’Alessandro, riceviamo e pubblichiamo:

“Giangi, l’altro componente della Ditta insieme all’imbroglioncello, mi invita ad andare in Procura se convinto che vi siano reati. Gli rispondo, amabilmente, che in Procura può andarci lui. Io ho smesso di andarci ritenendolo assolutamente inutile. Lui, non contento, mi interrompe: “Ma qual è il tuo progetto politico?”. Io, non considerandolo all’altezza di parlare di politica, gli rispondo amabilmente: “Non ho alcun progetto politico. Non penso di ricandidarmi per almeno vent’anni, fino a quando tu sarai in vita”. Lui, non contento, mi interrompe di nuovo: “Vuol dire che mi concedi di vivere fino a 68 anni?”. Io, leggermente infastidito, gli rispondo amabilmente: “No, morirai prima, e se non la smetti, per mano mia. Ecco, ti ho minacciato di morte, così potrai tornare in Procura”.
Al Presidente Forte, scandalizzato nell’udire tali parole, raccomando di dedicarmi un articolo e un pensierino del giorno sul suo sito. Lui torna a casa e scrive, debbo dire molto meglio di quanto potrebbe fare Marra, cioè con un italiano dignitoso: “L’imbarbarimento! Un consigliere comunale minaccia di morte un collega”. A morte, a morte! Intanto, zitta zitta, la maggioranza, insieme all’imbroglioncello, a Peppino e con l’astensione di Giangi e Monteodorisio, dopo aver regalato il parcheggio multipiano a mille euro al mese per trent’anni, regala ventimila euro all’anno, per dieci anni, a chi si aggiudica il bando per gestire il Mercato di Santa Chiara. Ma se ritengo che vi siano reati, posso sempre andare in Procura. A morte, a morte!”

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