“La tradizione andìche de La Ŝtorie/putéve scumbarì da la memorie,/furtune ca li sém’ aricchiappàte,/è vvindun’ anne ch’à risuscitàte./Mo nu bbèlle libbre è sciùte/nghi li Ŝtorie vicchie e nnuve,/di fitografi’ e ricurde/tand’ e ttande ci ni truve”. Come è sottolineato dai primi versi della Ŝtorie del 2015, questa bella tradizione poteva scomparire dalla memoria vastese, se non fosse stato per la forte volontà organizzativa di Carmine D’Ermilio e per l’ingegno di Fernando D’Annunzio, poeta vastese che ogni anno si dedica alla composizione di queste strofe mordaci, che ricapitolano con ironia gli avvenimenti più importanti a livello internazionale, nazionale e locale succedutisi tra un Carnevale e l’altro. Quest’anno il canto è giunto alla XXI edizione: è dal 1995, infatti, che è riproposto ogni anno.
L’anno scorso, in occasione del ventennale di questa manifestazione, è stato dato alle stampe per Il Torcoliere il volume La Ŝtorie, a cura di Fernando D’Annunzio, con la collaborazione di Pasquale Spadaccini e Beniamino Fiore: all’interno sono raccolti i venti testi delle Ŝtorie dal 1995 al 2014 corredati da una ricca documentazione storica e fotografica sul Carnevale nell’antica tradizione vastese. Sabato 14 febbraio in occasione del Carnevale cittadino La Ŝtorie 2015 sarà cantata per le strade del centro storico dalle 15.30 alle 19.30 circa. Vi sarà poi una replica nella mattinata di domenica 15 febbraio presso la chiesa di Santa Maria del Sabato Santo. Il coro di cantori, formatosi grazie alla collaborazione del circolo socio-culturale “Sant’Antonio Abate” e della parrocchia “Santa Maria del Sabato Santo”, è composto da adulti e bambini e, sotto l’amorevole direttiva di Fernando D’Annunzio, riesce a eseguire al meglio il tradizionale canto carnascialesco, che allo stesso tempo fa riflettere e divertire.
Nausica Strever