È con una lettera che il WWF Abruzzo ha inteso sollecitare i sindaci costieri in merito alla applicazione della recente Legge regionale, la n. 19 del 17 aprile 2014. La missiva, che ha raggiunto i sindaci di Alba Adriatica, Casalbordino, Città Sant’Angelo, Fossacesia, Francavilla al Mare, Giulianova, Martinsicuro, Montesilvano, Ortona, Pescara, Pineto, Rocca San Giovanni, Roseto degli Abruzzi, San Salvo, San Vito Chietino, Silvi Marina, Torino di Sangro, Tortoreto e Vasto, richiama l’obbligo di adottare entro il 30 marzo un piano per limitare (e nel contempo agevolare) l’accesso alla spiaggia degli animali da affezione.
In particolare il WWF richiama l’art. 1 della suddetta legge che nei suoi tre commi sancisce che “1. La Regione garantisce l’accesso alle spiagge di cani e gatti accompagnati dal proprietario o da altro detentore nel rispetto delle norme di sicurezza che prevedono l’uso del guinzaglio o della museruola.
2. I comuni possono individuare entro il 30 marzo di ciascun anno le aree in cui è vietato l’accesso agli animali di cui al comma 1, prevedendo tuttavia per ogni comune almeno un tratto di spiaggia per il quale sia consentito l’accesso secondo le norme della presente legge.
3. Per le necessità di cui al comma 2 i concessionari o i gestori comunicano entro il 30 marzo di ogni anno al comune le misure limitative all’accesso degli animali alle spiagge”.
Il sodalizio ambientalista chiede soprattutto che venga vietato l’accesso degli animali in quelle aree dove sono stati rinvenuti i nidi dell’uccello fratino (Charadrius alexandrinus).
“Si tratta di un provvedimento di particolare importanza – spiega il WWF – poiche’ una delle cause del decremento di questa specie, particolarmente meritevole di protezione ai sensi della Direttiva 409/79/CEE “Uccelli”, e’ proprio la distruzione dei nidi posti sugli arenili da parte dei cani”.
“L’obiettivo e’ quello di contemperare l’interesse dei proprietari dei cani e di altri animali da affezione ad andare sulla spiaggia con l’interesse generale sulla tutela di una specie cosi’ importante”, dichiara Luciano Di Tizio, delegato Abruzzo del Wwf Italia. ”
Sono anni che come Wwf, insieme ad altre associazioni e con l’Area Marina Protetta di Torre del Cerrano mettiamo in atto azioni di tutela e monitoraggio per questa specie. Attraverso semplici precauzioni – prosegue Di Tizio – possiamo salvaguardare uno degli uccelli simbolo del nostro litorale. Con la nostra lettera abbiamo anche ricordato ai sindaci di prestare grande attenzione ai lavori di pulizia delle spiagge, fornendo indicazioni al riguardo ai proprietari degli stabilimenti balneari: all’inizio della bella stagione vengono infatti distrutti decine di nidi di questi uccelli durante le azioni di pulizia delle spiagge condotte con mezzi meccanici. Negli ultimi anni la sensibilita’ sta fortunatamente aumentando e riusciamo a trovare forme di collaborazione con i proprietari degli stabilimenti balneari, ma c’e’ ancora molto da fare e tutti devono essere sensibilizzati”.
Insomma, alla resa dei conti il comune di Vasto dovrebbe sancire il divieto di accesso agli animali da affezione nella spiaggia di Punta Penna e di quelle della Riserva, oltreché nel tratto dunale dell’area Sic della Marina, il tutto entro il 30 marzo.