Ripristinare le condizioni di legalità per i lavoratori della provincia di Chieti Date: 16 Febbraio 2015 L’amministrazione provinciale di Chieti, al contrario delle altre province abruzzesi, sta dimostrando un comportamento anomalo nei confronti dei lavoratori dell’Ente provinciale che operano nei centri per l’impiego e sono retribuiti con i fondi sociali europei. La più grave anomalia si è verificata nel mese di dicembre del 2014, quando il Consiglio Provinciale di Chieti, con delibera del 18 dicembre 2014, ha stabilito la proroga di tutti i contratti dei lavoratori a tempo determinato; il 22 dicembre, dopo soli quattro giorni, ha revocato quanto stabilito con un’altra delibera. Tale comportamento è stato denunciato dal segretario interregionale Gabriele Martelli e dal segretario Generale FP Vincenzo Traniello della Cisl che dichiarano a proposito della sentenza :”L’Amministrazione Provinciale di Chieti – in quest’ultimo periodo, soffre di amnesie. La vertenza dei lavoratori a tempo determinato dell’Ente provinciale, retribuiti con i fondi sociali europei e utilizzati nei centri per l’impiego, è stata talmente emblematica che non può essere sottaciuta”. Essa, infatti, non rispetta la circolare del Ministero della Funzione Pubblica, che prevede e consente un prolungamento dei suddetti contratti, andando anche oltre i 36 mesi. La Cisl FP chiede dei provvedimenti che ripristino le condizioni di legalità. Oltre al mancato rinnovo dei contratti, altre violazioni irrispettose nei confronti de lavoratori, infatti, si continuano a verificare come le continue alterazioni del funzionigramma, che sono in contrasto con la legge n.56 del 2014 (Legge Del Rio), che obbliga le province a fotografare la situazione organizzativa e funzionale dell’Ente alla data del 4 aprile 2014. Nausica Strever