Suor Gianna Capone, responsabile della Mensa Caritas da otto anni e mezzo, s’impegna con tutta se stessa per provvedere alle molte necessità di questo servizio: comprare il materiale per apparecchiare la tavola, le vivande per la cucina e i rifornimenti per i servizi igienici, pulire i locali e predisporre ogni giorno la sala all’accoglienza degli ospiti. “Vi è una proficua collaborazione con i cittadini, che spesso fanno donazioni, ma queste da sole non bastano”- precisa Suor Gianna, che ha al suo fianco 35 i volontari che prestano il loro aiuto per cucinare e per accogliere gli ospiti. Come lei, anche i suoi aiutanti sono tutte persone umili e schive, che rifuggono da ogni forma di riconoscimento plateale o di pubblicità per il servizio che svolgono. Ogni giorno l’orario del pranzo è fissato per le 12.00. Con buona volontà e allegria, i volontari che sono in turno preparano i tavoli con tutto il necessario per il pranzo, mentre le cuoche si dedicano alla cottura delle pietanze: il pasto prevede un menù completo, composto da primo, secondo e frutta. “Rispetto agli scorsi anni”- dichiara Suor Gianna – “le presenze sono più assidue e numerose: accogliamo sia italiani sia stranieri per un totale di una cinquantina di pasti al giorno divisi tra quelli consumati in loco e le consegne a domicilio. Oltre agli adulti, nei finesettimana arrivano anche una decina di bambini stranieri, che diventano frequentatori abituali nel periodo estivo, quando non possono usufruire della mensa scolastica”. È attivo, inoltre, il servizio di consegna di alimenti freschi da cucinare nella propria abitazione che copre un’utenza di 35 persone, tra nuclei familiari disagiati e uomini over 40 rimasti soli. L’unica positività rispetto al preoccupante aumento del numero di persone colpite dall’indigenza è la loro diminuzione nel periodo natalizio: un calo che riguarda soprattutto gli stranieri, i quali probabilmente saranno ospiti di feste organizzate dalle loro comunità.
Nausica Strever