È con un disegno di legge licenziato ieri pomeriggio dal vertice tenuto a Teramo che i quattro presidenti delle Province abruzzesi chiedono alla Regione la gestione di servizi di area vasta quali l’acqua e i rifiuti. Si tratta di uno dei punti fermi del disegno di legge regionale per il riordino delle funzioni provinciali, messo a punto proprio dall’Upa con un tavolo tecnico e politico che in queste settimane, anche sulla base dei dati e delle valutazioni che emergevano dall’Osservatorio regionale sulle Province, ha lavorato alla costruzione di una proposta concreta e percorribile da presentare alla Regione Abruzzo.
Antonio Del Corvo, presidente dell’Unione delle Province abruzzesi (Upa) che sottolineato come “E’ nostra intenzione condividerlo con il Cal (Consiglio della Autonomie locali), tavolo regionale delle autonomie locali, perché la nostra proposta entra nel merito del riordino delle funzioni regionali e locali nell’ottica di un miglioramento delle prestazioni ai cittadini”.
Il disegno di legge prevede che entro sessanta giorni dalla sua approvazione passino in capo alle Province le funzioni relative alla gestione di acqua e rifiuti e definisce, fra le altre cose, tempi e modalità di trasferimento delle funzioni, delle risorse e del personale, che dal 31 marzo, sulla base delle competenze che le leggi regionali attribuiranno alle Province, sarà suddiviso fra quelli che rimangono, quelli che si trasferiscono in altri enti e quelli che dovranno essere dichiarati in sovrannumero.
“Rompiamo gli indugi e rilanciamo gli enti provinciali”, è lo slogan pronunciato dai quattro presidenti Renzo Di Sabatino (Teramo), Antonio Di Marco (Pescara), Antonio Del Corvo (L’Aquila) e Mario Pupillo (Chieti).