La nuova Desmosedici GP15 sarà l’asso nella manica per andare all’attacco dei giapponesi e rivivere i fasti del Mondiale 2007 di Casey Stoner? Il popolo ducatista spera e i due Andrea, Dovizioso e Iannone, non vedevano l’ora di farci un giro nella fornace di Sepang, 33 gradi nell’aria e 52 sull’asfalto. Così la squadra bolognese ha modificato i programmi facendo compiere il rodaggio inizialmente affidato al tester Michele Pirro direttamente ai due piloti ufficiali. Una quindicina di passaggi prima della pausa pranzo per capire se, oltre che bellissima, la GP15 funziona.
MODIFICATE LE PEDANE — “I due prototipi sono stati appena assemblati e finora avevamo percorso in tutto appena settanta chilometri, giusto per verificare che tutto funzionasse – spiega il direttore sportivo Paolo Ciabatti -. Ovviamente in questa prima presa di contatto sono da risolvere problemi basilari, come la posizione in sella. Dovizioso ha esportato la stessa che utilizzava sulla precedente versione, Iannone invece ha chiesto un diverso posizionamento delle pedane perché la GP15 gli offre una sensazione di maggiore agilità nelle curve lente e medio-veloci, quindi ci ha chiesto di modificare il punto d’appoggio dei piedi per avere ancora più padronanza nei cambi di direzione”. Buon segno sulla strada della ricerca di una maggiore agilità, quello che mancava alla GP14. “Sia Dovizioso che Iannone parlano di sensazioni estremamente positive. Si, siamo convinti che la GP15 sia più facile da inserire in curva, più veloce nella percorrenza. Esattamente quello che cercavamo. Nei due giorni che restano cominceremo ad affinare la messa a punto dell’intero pacchetto: motore, elettronica, assetti. Mercoledì avremo un’idea più precisa”.
PROMOSSA DA DOVIZIOSO — Anche i piloti promuovono a pieni voti la GP15. “Nel giro d’uscita dai box ho capito subito che la GP15 è un grande passo avanti – si compiace Andrea Dovizioso dopo i primi 90 chilometri -. La moto adesso punta al punto di curva in maniera ottimale, chiude bene la traiettoria. Con la precedente versione questo era il nostro limite principale, l’ho detto per due anni ma era in problema strutturale irrisolvibile. Il primo passo, molto grande l’abbiamo fatto. Adesso la Ducati curva in maniera normale, richiede meno sforzo fisico. Con la GP14 sono sempre stato più veloce in prova che in gara, il contrario di quello che ho sempre fatto in carriera. Il problema da risolvere è la frenata, questione di bilanciamento che proveremo a risolvere nei prossimi giorni”.
IANNONE CONFERMA — Stessi concetti e identico entusiasmo per Andrea Iannone che ha fatto circa 150 chilometri: “Abbiamo anticipato il programma per un problema alla GP14.3 al mattino. Ho capito subito che la GP15 è migliore della vecchia, nei cambi di direzione adesso riesco ad essere più veloce e fare meno fatica. Nei prossimi giorni sistemeremo i piccoli problemi di gioventù, l’inizio non poteva essere più confortante”.
DALL’IGNA SORRIDE — Il responsabile tecnico Gigi Dall’Igna tira un po’ il freno, ma il pizzetto più famoso del paddock sorride che mai. “Sono contento anch’io come i nostri piloti, ci siamo posti diversi obbiettivi. Il primo sarebbe arrivare alla fine di questi test (giovedì 26, ndr) portando la GP15 a migliorare i riferimenti della GP14.3, che pure nell’ultima uscita a inizio febbraio non era andata affatto male. Il secondo è allestire la seconda moto per entrambi i piloti in tempo per gli ultimi collaudi in Qatar (14-17 marzo, ndr) e correre il primo GP, sempre in Qatar (domenica 29 marzo, ndr) con la moto nuova. L’aspetto su cui stiamo lavorando è la frenata, sapevamo che poteva uscir fuori e abbiamo già pronti dei correttivi”. Sperando che i temporali equatoriali non facciamo perdere altro tempo. (gazzetta.it)