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Atessa: un incontro per dare un futuro all’ospedale

È stato lo stesso D’Alfonso a farsi promotore un incontro con la direzione generale della Asl Chieti-Lanciano-Vasto per “trovare una quadra” sull’ospedale di Atessa, che si svolgerà la settimana prossima alla presenza dell’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, perché “non è nelle nostre intenzioni denudare la realtà che avete e, soprattutto, non intendo coltivare la disistima dei cittadini”.

La riunione odierna di mercoledì ha coinvolto una folta delegazione composta dai sindaci di Atessa, Mozzagrogna, Tornareccio, dal consigliere regionale, Mario Olivieri, dal capogruppo del Movimento per Atessa unita e coordinatore regionale di Abruzzo civico, Giulio Borrelli, da medici ed infermieri e dal rappresentate del Comitato dei cittadini che ha raccolto 5000 firme per il mantenimento del presidio ospedaliero di Atessa. Una struttura che fornisce servizi di day surgery e di week surgery (piccola chirurgia). Inoltre, secondo l’atto organizzativo della Asl, proprio nel presidio di Atessa avrebbe dovuto trovare ospitalità una Unità complessa di riabilitazione aziendale, mai resa funzionante. La delegazione ha quindi chiesto al Presidente di dare seguito alle indicazioni dell’atto organizzativo della Asl.

Luciano D’Alfonso, dal canto suo, ha ricordato che la Giunta regionale “vuole scommettere sul ruolo significativo per l’economia della Regione del bacino di Atessa” già concretato con gli investimenti sulla banda larga e sull’infrastruttura viaria, per esempio, e “dietro questo ? ha spiegato il Presidente – ci deve essere anche un presidio di prossimità, sapendo che ci sono delle regole da rispettare e queste regole devono riguardare l’appropriatezza di risposta alle domande e la elevata capacità di soddisfazione”. D’Alfonso ha poi aggiunto che la “Regione Abruzzo è oltre il livello di perfomances tabellari sulla strada dell’uscita dal commissariamento” e questo si “tradurrà in un recupero integrale dell’autonomia dentro il quale possiamo rideterminarci”. Il Presidente ha anche aggiunto che non solo “c’è la volontà di investire ma ci sono anche i soldi per farlo”, citando i 473 milioni di euro spendibili per l’edilizia sanitaria. “Noi – ha concluso il Presidente – siamo alle prese con un lavoro impegnativo che non ci fa piacere sempre così come è atteso, ma io non sono stato eletto per fare la Thatcher ma per essere Delors”

Proprio il presidente della Commissione Sanità della Regione Abruzzo, Mario Olivieri, ha parlato di quello di Atessa come “l’unico ospedale dell’entroterra attualmente funzionante, dopo la chiusura di Casoli e di Gissi, oltre che il depotenziamento di Guardiagrele”.
Olivieri ricorda come “durante l’incontro sono state rappresentate le potenzialità dell’ospedale, in particolare per ciò che riguarda l’attività chirurgica che in esso si svolge, in funzione di sale operatorie recentemente ristrutturate e in grado di sostenere una chirurgia, che se supportata dagli specialisti anestesisti, oltre che in day e week surgery, può anche rappresentare un validissimo centro di riferimento chirurgico per l’entroterra del Sangro – Aventino, e un valido supporto anche per gli ospedali maggiori, spesso sovraccarichi.

I sindaci presenti, e il personale sanitario, hanno riferito al Presidente D’Alfonso circa le liste di attesa, in conseguenza della scarsità di personale anestesiologico, nonché dalla notevole richiesta che perviene anche da zone costiere, che annovera l’ospedale di Atessa, in alcuni casi fino ad un anno per l’attività ortopedica, e sulla possibilità di essere di grande aiuto al loro smaltimento, dotandolo di poche, ma decisive unità specialistiche.
Gli stessi hanno chiesto al Presidente, anche commissario ad acta della Regione, di intervenire sul direttore generale della ASL, allo scopo di dare piena attuazione all’atto aziendale, che prevede per l’ospedale di Atessa strutture non realizzate.

Il Presidente della Giunta Regionale ha mostrato grande sensibilità e attenzione nei confronti della problematica e del ruolo che l’Ospedale di Atessa può ricoprire nell’ambito della rete ospedaliera regionale, e ha affermato che, nel corso della prossima settimana, investirà l’assessore alla sanità unitamente al direttore generale della ASL del compito ricercare le soluzioni che permettano al Presidio atessano di esprimere la propria funzione, in attesa di una riorganizzazione più complessiva della sanità regionale.

Prendendo atto della disponibilità del Presidente D’Alfonso, e in attesa di una rivisitazione del Servizio Sanitario Regionale, che certamente, oltre a dare un deciso impulso alla sanità territoriale, fondamentale per non lasciare sguarnito il nostro territorio così variegato e difficile nelle zone interne, crediamo che egli dovrà tenere conto anche della importanza di un ospedale come quello di Atessa, che rappresenta un valido punto di riferimento per una popolazione che, in alcuni casi, è distante più di un’ora dagli ospedali di riferimento”.

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