“La riconoscenza” , che è andata in scena ieri sera all’auditorium San Paolo è stata una commedia all’insegna del divertimento e della riflessione: Andreucce, vuole sposare Graziella, figlia di una famiglia di contadini agiati, ma al momento del pranzo in cui avrebbe dovuto presentare suo padre, si vergogna di farlo conoscere ai futuri suoceri, Sandrine e Linducce, perché il suo mestiere è quello del questuante. Inventa così una serie di bugie per giustificare l’assenza del padre Tumasse. Caso vuole, però, che il padre bussi alla loro porta per chiedere l’elemosina proprio durante il pranzo: Tumasse fa finta di niente e non svela la verità che viene fuori solo sul finale, quando Andreucce, incalzato dalle domande dei futuri suoceri, rivela tutto. C’è un primo momento di scompiglio, soprattutto Linducce è restia a dare in sposa Gaziella al figlio di un questuante, nonostante questi abbia provveduto a fornirgli proprietà e ricchezze. Grazie all’intervento di Zi’Ricucce, il nonno di Graziella, la situazione si risolve per il meglio; sia Sandrine sia Linducce danno la loro benedizione e avvengono varie riconciliazioni: tra Andreucce e Tumasse, tra Sandrine/Linducce e Tumasse e tra Sandrine e il padre Zi’ Ricucce. Anche l’anziano capofamiglia, infatti, si era sentito mancare di rispetto perché non era stato informato del fidanzamento della nipote ed era stato escluso dal pranzo di presentazione. Gli attori hanno reso con vivacità la trama, facendo ascoltare al pubblico un po’ di buon dialetto vastese.
Nausica Strever