All’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Palizzi” da un quinquennio aspettano interventi di manutenzione straordinaria da parte della provincia. Al secondo piano dell’Istituto, infatti, sono presenti infiltrazioni d’acqua che solo in qualche caso sono state parzialmente tamponate dagli operai mandati dalla provincia. Fortunatamente, le infiltrazioni non provocano delle pericolose perdite d’acqua piovana sul pavimento. “Dal momento che il problema è limitato, dovrebbe essere affrontato subito dalla provincia in modo da non provocare un aggravamento della situazione.”- spiega il dirigente scolastico Gaetano Fuiano e continua “Le infiltrazioni d’acqua sono causate dall’usura della guaina di catrame del terrazzo, che costituisce la copertura superiore dell’edificio”. Finora, la provincia ha limitato i suoi interventi per la sicurezza a lavori relativi all’adeguamento della struttura alle norme antincendio. Gli interventi sono stati fatti due anni fa e hanno consistito nella predisposizione di uscite di sicurezza e nella ricollocazione dei naspi e della cartellonistica. Proprio per questa messa in sicurezza, la scuola il 25 marzo 2013 ha ottenuto la certificazione anti-incendio. Altro problema è l’otturazione dei canali che in qualche caso provoca delle perdite d’acqua evidenti nello spazio esterno dell’edificio. Ma perché questi canali sono otturati? I principali responsabili di tale danno sono i piccioni, volatili che hanno creato ripetute condizioni di emergenza nella nostra città, in particolare in centro e nel cimitero.
Per il resto, il Palizzi non soffre gravosi problemi di struttura. Come tutti gli altri edifici scolastici soffre, però, un massiccio abbandono a se stesso. Come sottolinea Fuiano, “da parte della provincia vogliamo un maggiore interesse per le scuole e degli interlocutori più attenti e solerti”.
L’urgenza di tale richiesta è evidente nel taglio degli interventi di manutenzione ordinaria, quale la sistemazione degli spazi verdi che circondano il perimetro dell’edificio. Negli anni passati, la provincia mandava almeno due o tre volte all’anno degli operai che sistemavano il giardino, eliminando erbacce e rovi, mentre da qualche anno, il “Palizzi” non usufruisce più di questo servizio: una carenza che si nota soprattutto nella parte posteriore dell’edificio, dove cresce perfino qualche cespuglio di rovo, come sulla recinzione che circonda il perimetro della struttura. Se la provincia provvedesse a risistemare il giardino e a riparare l’asfalto danneggiato in parecchi punti, si potrebbe pensare di svolgere alcune semplici attività di educazione fisica all’aria aperta. Certo, la scuola non dispone di spazi specifici per praticare alcuni sport all’aperto, come campi di calcio/basket (e la loro realizzazione sarebbe francamente utopica), ma, usufruendo di un’area esterna più sicura, nulla vieta corse di resistenza o di velocità en plain air. In contrasto con l’ambiente esterno, gli interni delle aule sono “fioriti” di colori e disegni che i ragazzi dell’istituto hanno realizzato all’inizio dell’anno scolastico. Anche in questo caso, la ritinteggiatura delle pareti spetterebbe alla provincia; dall’inadempienza dell’ente competente, stavolta, è nato un impegno di riqualificazione e di ornamento degli spazi da parte degli studenti.
Nausica Strever