Scomposta reazione di qualche pubblico amministratore comunale di Vasto stizzito dalla pubblicazione dei redditi di tutti i consiglieri comunali ed i componenti la Giunta Municipale. Pubblicazione avvenuta sul sito del Comune di Vasto e ripresa da alcuni blog locali in concomitanza con quanto è stato fatto a livello di Amministrazione Centrale dello Stato.
Pubblicare quelle cifre è un dovere. Come è un dovere dei cittadini pagare le tasse.
Non si può accusare un’amministrazione comunale di “inadempienza”, se non procede nella pubblicazione, e di “speculazione politica” nel caso in cui, come è avvenuto a Vasto, mette in vetrina la trasparenza amministrativa così come previsto dalle leggi vigenti.
Se un amministratore comunale sta a posto con la propria coscienza e si è comportato correttamente, anche nel momento in cui ha consegnato la sua dichiarazione dei redditi 2013 ai compotenti uffici comunali, non ha nulla da temere. Se i soldi li ha guadagnati onestamente non ha di che vergognarsi. Se il suo reddito è stato pressappoco vicino allo zero, non deve temere critiche ma solo riflettere.
Chi si espone, chi ambisce andare a ricoprire un ruolo all’interno della Città sa di poter correre il rischio del dileggio da parte dei cittadini. Questi ultimi molto spesso limitano lo sguardo al pubblico amministratore locale dimenticando che in altri organismi ci sono stati e ci sono anche rappresentanti di questa Città e di questo territorio che hanno fatto la loro fortuna senza mai lavorare.
Ricordo una frase pronunciata da mio padre quando raggiunsi la maggiore età: “Figlio mio d’ora in avanti datti pane!”. Se il pane lo si è guadagnato onestamente e si è adempiuto al ruolo di contribuente della Città, della Regione e dello Stato non c’è da temere nulla.
Giuseppe Forte