Mentre Antonio Borromeo, il Papigump, prepara la sua nuova impresa a piedi che lo porterà da Vasto a Bruxelles per chiedere ancora una volta di modificare la legge sulla bigenitorialità, proprio nella città istoniense Etelwardo Sigismondi, Massimo Desiati, Andrea Bischia, Davide D’Alessandro e Nicola Del Prete indirizzano all’Amministrazione comunale una proposta di Istituzione Registro Amministrativo per il Diritto del Minore alla bigenitorialità.
“Nel documento – spiegano i firmatari – si parte dalla considerazioni del fatto che la riforma del Diritto di Famiglia, di cui alla Legge 54/2006, in tema di separazione e divorzio, si fonda sul privilegiare l’affidamento condiviso dei figli minori ad entrambi i genitori.
Per l’applicazione di tale istituto si riscontrano non pochi problemi di carattere pratico, poiché spesso il principio della “bigenitorialità” resta espresso soltanto sulla carta, mentre è anche interesse del Comuni che entrambi i genitori possano esercitare il loro diritto/dovere di educare i figli.
E’ a tale scopo che i Consiglieri propongono di impegnare l’Amministrazione comunale ad istituire, anche nel Comune di Vasto, il “Registro Amministrativo per il Diritto del Minore alla Bigenitorialità” nel rispetto dei seguenti criteri:
• il Registro avrà valenza amministrativa,
• l’iscrizione di un minore al Registro potrà essere richiesta da almeno un genitore nel pieno possesso della potestà genitoriale (quando l’iscrizione fosse chiesta da un solo genitore il Comune invierà comunicazione apposita dell’iscrizione all’altro genitore);
• con l’iscrizione del minore nel Registro, questi, per tutti i fini amministrativi risulterà domiciliato presso le residenze di entrambi i genitori che verranno iscritte nel Registro;
• con l’iscrizione, gli interessati acconsentono alla comunicazione dei dati del Registro ad altri Enti e Istituzioni pubbliche si impegna altresì l’Amministrazione, all’esito dell’istituzione del Registro, a promuovere ed informare le altre istituzioni pubbliche dell’esistenza del Registro e dell’opportunità di effettuare le proprie comunicazioni a entrambi i domicili del minore”.