Era stata partorita l’11 febbraio scorso la Commissione per lo studio del dissesto idrogeologico del Comune di Vasto, con l’approvazione, da parte del Consiglio comunale, dell’Odg che ne sanciva il via libera alla istituzione. Commissione battezzata il 19 febbraio con la nomina delle cariche e che avrebbe dovuto fare chiarezza soprattutto sui danni al muraglione di Palazzo d’Avalos, sulle cause e le possibili soluzioni anche preventive a fenomeni simili.
Tant’è che quattro consiglieri di minoranza, Etelwardo Sigismondi, Nicola Del Prete, Massimo Desiati e Davide D’Alessandro (questi ultimi due tra i componenti la commissione in qualità di effettivo e supplente) soli tre giorni più tardi, il 23 febbraio, avevano effettuato anche un sopralluogo sui luoghi dello smottamento, atto necessario per rimettere al gruppo di lavoro presieduto dall’ing. Corrado Sabatini “una dettagliata relazione con documentazione fotografica, per contribuire alla sua attività”.
A distanza, però, di tre settimane la Commissione subisce il primo azzoppamento, proprio il giorno successivo alla trasmissione, da parte dei quattro consiglieri, una dettagliata relazione sullo stato dei luoghi al presidente Sabatini.
Infatti, i consiglieri comunali Massimo Desiati, Davide D’Alessandro, Andrea Bischia e Massimiliano Montemurro, commissari effettivi e supplenti, si sono dimessi dalla “Commissione di studio sul rischio idrogeologico”.
Una decisione maturata dopo la visita dell’assessore regionale Mario Mazzocca, sulla quale gli esponenti di minoranza hanno molto da ridire. Nella nota con la quale ufficializzano la loro decisione i consiglieri ricordano come “Abbiamo appreso, dalla stampa, della presenza, nella giornata di sabato 7 u.s., dell’Assessore regionale all’Ambiente Mario Mazzocca al convegno sul consumo del suolo, tenutosi a Vasto, presso la Sala Michelangelo di Palazzo D’Avalos, ed organizzato dal partito di Sinistra Ecologia e Libertà. In tale occasione, l’Assessore ha rilasciato importanti dichiarazioni relative agli interventi atti a sanare la situazione creatasi, nei Giardini napoletani di Palazzo D’Avalos, a seguito del cedimento del muro di sostegno degli stessi verificatosi il 24 gennaio scorso”.
E da qui prendono corpo le basi della decisione di presentare le proprie dimissioni. E sì perché “nella veste di componenti la Commissione consiliare di studio, appositamente creata per seguire e valutare gli interventi all’uopo necessari, manifestiamo il nostro grave disappunto per aver avuto conoscenza dei provvedimenti approntati dalla Regione Abruzzo a mezzo stampa e, per di più, soltanto a seguito della partecipazione del rappresentante della Regione ad un convegno di partito, al quale, tra l’altro, non è stato neanche invitato a partecipare il Presidente dell’organismo consiliare né, tantomeno, i suoi componenti”.
E’ una critica dura quella di Desiati, D’Alessandro, Bischia e Montemurro su quanto accaduto che di fatto ha rappresentato un modus operandi prevaricatore delle funzioni dell’istituto che aveva avuto delle attribuzioni specifiche da parte dell’assise civica. Tant’è che scrivono i quattro: “La Commissione, infatti, nel suo ruolo istituzionale, aveva inserito in agenda l’effettuazione di un sopralluogo con i tecnici comunali ed aveva invitato i rappresentanti del Genio civile regionale a partecipare ad un incontro al fine di verificare lo stato dell’arte dei provvedimenti necessari. Prima che tutto ciò potesse accadere, sopravanzando il ruolo istituzionale della Commissione ed in dispregio delle funzioni che il Consiglio comunale aveva ad essa affidato, le notizie, che pur sarebbero dovute essere consegnate all’organismo di studio, sono state rese, pubblicamente, ad un partito politico che pur ha propri rappresentanti nella Commissione stessa”.
E’, però, anche l’attività della stessa Commissione a finire nel mirino dei consiglieri di minoranza, che, di fronte a una emergenza come quella di Palazzo d’Avalos “dall’insediamento, avvenuto il 19 febbraio scorso, soltanto due sono state le sue riunioni. La terza, pur convocata per ieri, non si è svolta per mancanza del numero legale, essendo risultati presenti soltanto il Presidente Corrado Sabatini ed i Consiglieri Massimo Desiati e Davide D’Alessandro, in rappresentanza della minoranza”.
“Ciò rilevato, considerata la gravità di quanto accaduto e preso atto, nei fatti, della completa inutilità della Commissione stessa – chiosano Desiati, D’Alessandro, Bischia e Montemurro – i sottoscritti commissari, effettivi e supplenti, formalizzano le proprie dimissioni da componenti l’organismo di studio”.
L.S.