Parte ancora una volta da San Salvo la crociata pro stazione: dopo le battaglie per il mantenimento dello scalo ferroviario merci (e voci di corridoio parlano di una NSG Pilkington intenzionata a ripristinare il tratto ferroviario di sua competenza), la maggioranza di centrodestra ha proposto nell’ultimo Consiglio comunale una mozione che è stata approvata all’unanimità.
In particolare è stato posto in evidenza come lo scalo ferroviario rappresenta un’infrastruttura di notevole importanza per la mobilità del nostro territorio in considerazione della sua vocazione turistica e per la presenza di importanti insediamenti produttivi.
È stato infatti evidenziato come nella stazione di Vasto-San Salvo non si effettuano fermate di treni veloci con i viaggiatori che sono costretti a recarsi fino a Termoli o a Pescara per poterne usufruire. Si verifica persino che diversi “Freccia Bianca” si fermano nella stazione di Vasto-San Salvo solo per effettuare delle soste tecniche per alcuni minuti, quindi compatibili con una normale fermata con la possibilità di far salire e scendere i passeggeri.
Nei mesi scorsi, su iniziativa del sindaco Tiziana Magnacca e del presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano, c’è stata una serie di incontri in Comune a San Salvo e presso la direzione di Ancona di Trenitalia per evidenziare la necessità di un potenziamento e di un aumento delle corse per meglio potenziare e valorizzare la stazione di Vasto-San Salvo.
Con la mozione si chiede che la Giunta regionale interloquisca con Trenitalia “affinché presso la stazione di Vasto-San Salvo vengano effettuate alcune fermate giornaliere di treni veloci per un territorio a forte vocazione turistica e per la presenza di insediamenti produttivi”.