L’IMU sui terreni agricoli ha suscitato non poche perplessità e dubbi nelle scorse settimane. Ora il decreto si avvia all’approvazione definitiva alla Camera e potrebbe pesare ancora sulle attività produttive agricole dei tratti collinari e costieri. Questo il commento di Fabrizio Di Stefano, parlamentare di Forza Italia sul provvedimento. “Il decreto che la maggioranza e il Governo stanno per approvare in via definitiva alla Camera, più che chiamarsi ‘esenzione dell’Imu agricola’, in realtà è un provvedimento per fare cassa a danno degli agricoltori, degli imprenditori e dei proprietari agricoli”. Sono le parole dell’on. Fabrizio Di Stefano in merito al dibattito che si sta svolgendo in aula alla Camera dei Deputati sull’Imu agricola.
“Questo decreto legge rappresenta il peggior pasticcio normativo e fiscale che un Governo potesse prevedere. Si tratta di un vero serial fiscale andato in onda lo scorso novembre il cui finale ancora e’ sconosciuto, in quanto si aspetta l’esito del Tar Lazio a giugno. Un pasticcio normativo che non ha precedenti e che a seguito delle girandole di parametri scatenate in questi mesi che hanno prodotto sul territorio diversi incroci fra esenzioni perse e riconquistate, con la nuova classificazione dei criteri suddivisi in tre fasce, permangono tutti gli elementi d’incertezza e debolezza.
Una tassa, che grava su uno strumento di lavoro che nessuno aveva chiesto. Con questo decreto si scrive una pessima pagina di politica e dell’agricoltura italiana, le cui misure vessatorie e penalizzanti per le imprese, in quanto incidono sulla riduzione delle deduzioni in materia di Irap per i produttori agricoli, rischiano di causare una fortissima decrescita del comparato agricolo” aggiunge l’on. Di Stefano.
“Questa è l’ennesima dimostrazione della mancanza di una politica economica capace di favorire i settori nevralgici del Paese, eliminare le rendite di posizione e rilanciare la crescita. Diversi gruppi parlamentari, oltre a Forza Italia, hanno manifestato la loro contrarietà. La sinistra, con questo Governo, dimostra l’incapacità di dialogare, ma conferma la sua comprovata qualità: vessare con le tasse gli italiani” conclude l’on. Di Stefano, nel cui mirino finisce anche la volontà del ministro Madia di abrogare il Corpo forestale dello Stato.
“Il Ministro probabilmente non conosce l’importanza del ruolo e delle funzioni svolte dal Corpo Forestale dello Stato – ha commentato Di Stefano – In un Paese come l’Italia che primeggia per i reati ambientali, dove il dissesto idrogeologico, in questi giorni, è sotto gli occhi di tutti, il Ministro mira ad abrogare il Corpo in un’ottica miope e populista”.
“Neppure su questo il Ministro dell’Agricoltura, dopo lo schiaffo sull’Imu agricola, ha avuto il coraggio di alzare il dito e prendere parola a difesa di una risorsa del Paese sulla quale è possibile una riorganizzazione ed efficientamento – ha chiosato l’onorevole forzista – ma sulla quale è indiscutibile non puntare se si vuole tutelare il territorio. E’ all’orizzonte l’ennesima riforma, come quella delle Province, che più risolvere i problemi li ha amplificati”