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Fossacesia: un nuovo movimento franoso sta colpendo il costone ovest dell’abitato

Il maltempo ha lasciato pesanti segni non solo nel vastese, ma anche nel territorio frentano. Un esempio per tutti il comune di Fossacesia dove un nuovo movimento franoso sta colpendo il costone ovest dell’abitato lungo via Bonavia, dove vi sono alcune abitazioni. Fenomeno che ha portato ieri il sindaco Enrico Di Giuseppantonio ad emettere un’ordinanza sindacale con la quale ha disposto lo sgombro ed il divieto di utilizzo delle aree e dei manufatti pertinenziali e retrostanti i fabbricati ubicati nell’area interessata.

“E’ stato un atto necessario per salvaguardare l’incolumità dei cittadini – ha detto il primo cittadino – le piogge dei giorni scorsi hanno provocato una frana di notevole entità lungo il costone ovest dell’abitato ed è quindi stato necessario attivare ogni accorgimento per tutelare gli abitanti di quella zona”.

Gi eventi meteorologici del 5 marzo avevano già evidenziato alcuni movimenti franosi sul territorio, che era stato messo a dura prova dalla quantità di pioggia caduta. Il perdurare del maltempo ha peggiorato notevolmente la situazione, provocando ulteriori attivazioni di frane e smottamenti tali da rendere necessario l’intervento dei responsabili della Protezione civile.

I geologi incaricati dalla Regione Abruzzo, attivati a seguito della immediata segnalazione da parte del Comune di Fossacesia, hanno evidenziato che la frana, pur non coinvolgendo direttamente i fabbricati che si affacciano su via Bonavia, avrebbe potuto coinvolgere invece le pertinenze degli stessi fabbricati. Per questo stato opportuno emettere un’ordinanza di sgombro e di divieto di utilizzo solo relativamente a quelle aree e a quei manufatti ubicati fra le abitazioni e la scarpata di frana.

“E’ necessario ed urgente che la Regione Abruzzo sblocchi i fondi destinati al dissesto idrogeologico – ha aggiunto il primo cittadino Di Giuseppantonio – Si tratta di 4 milioni ed ottocentomila euro che potrebbero permetterci di attuare quelle opere utili, urgenti e essenziali alla prevenzione del rischio ed alla sistemazione dei danni causati dal dissesto”.

 

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