L’inaugurazione dell’Emporio della solidarietà Giovanni Paolo II ha visto la partecipazione di un numerosissimo pubblico; cittadini, politici, studenti della scuola primaria e giovani di associazioni sportive hanno gremito l’auditorium San Paolo. Don Gianni Sciorra, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo ha aperto l’incontro tracciando una piccola storia dell’origine di quest’iniziativa che risale al 2012, quando vennero ospitate delle reliquie di Giovanni Paolo II nella chiesa parrocchiale e si presero accordi con il comune per l’apertura di questa struttura; inoltre, ha ricordato con commozione Domenico Mascilli, uno dei volontari dell’Emporio rimasto vittima di una caduta durante l’allestimento dei locali. Ha spiegato, le modalità del servizio: “Le famiglie che potranno accedere all’emporio saranno selezionate dopo un attento colloquio; avranno poi a disposizione una tessera simile a una carta di credito a scalare con la quale eseguire gli acquisti; anche se non utilizzeranno soldi, a fianco di ogni prodotto sarà indicato il costo, in modo da sollecitare una spesa intelligente e far conservare il senso della realtà alle famiglie”. L’assortimento dell’emporio consisterà soprattutto in generi alimentari, a media/lunga conservazione o surgelati e a seconda della disponibilità, prodotti per la casa e per l’igiene personale. A seguito di questa bella e utile presentazione, sono intervenuti il sindaco Luciano Lapenna che ha ribadito, dati alla mano, l’impegno del comune nel sociale; l’avvocato Giovanni Legnini, vicepresidente del consiglio della magistratura, che ha orientato la riflessione sulla necessità di un sistema di regole correttive per cambiare le dinamiche economiche e sociali e arginare la povertà crescente; il dottor Silvio Paolucci, assessore alla sanità e al bilancio della regione Abruzzo, che ha condiviso la necessità di un cambiamento nella società. Per conto della Caritas, hanno poi parlato don Marco Pagniello, delegato regionale Caritas Abruzzo –Molise che ha recentemente aperto un emporio a Pescara e don Gianfranco Travaglini, direttore della Caritas diocesana, che si sono augurati scherzando la chiusura degli empori in quanto ciò significherebbe che l’Italia è uscita dall’emergenza povertà. Era presente anche il vescovo dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto monsignor Bruno Forte.
Come ospite d’eccezione, è intervenuto don Francesco Soddu, direttore generale della Caritas che si è servito di alcuni estratti dall’esortazione apostolica dell’Evangelii Gaudium di Papa Francesco per commentare l’iniziativa: “l’emporio è un segno di quanto questa comunità intende dare al territorio, con il quale, come dice il papa, bisogna sempre dialogare; occupandosi della realtà circostante creativamente e cooperando con efficacia”. L’emporio della Solidarietà Giovanni Paolo II è sicuramente il risultato di una cooperazione tra Caritas, comunità parrocchiale di San Paolo Apostolo, Comune e attività locali, prima tra tutte il Conad Adriatico, in rappresentanza del quale è intervenuto il direttore generale, il dottor Antonio Di Ferdinando. A tale attività è andato un ringraziamento speciale da parte del parroco Don Gianni Sciorra per aver fornito il primo allestimento e gran parte dell’impiantistica necessaria alla conservazione dei prodotti. Ora la parte più difficile sarà continuare ad alimentare le forniture. Chi volesse aiutare l’Emporio della Solidarietà Giovanni Paolo II può farlo con donazioni in denaro o in generi alimentari.
Nausica Strever