Prima che si alzasse il polverone con la diffusione radicale della notizia della chiusura della casa di riposo Sant’Onofrio, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, attraverso il blog personale ha ribadito la posizione della maggioranza in merito alla decisione sindacale ricostruendo i fatti. Ed allora ecco quanto ha scritto Forte.
“A distanza di diversi mesi dalla decisione assunta l’8 agosto 2014 dal consiglio di amministrazione dell’ASP (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona) n.1 di Chieti, con la quale si deliberava di avviare “le procedure per la sospensione immediata dell’attività esercitata dalla casa di Riposo di Vasto, con priorità per gli ospiti individuati nella relazione del DSB di Vasto, che presentano patologie sanitarie non idonee all’accoglienza presso la predetta struttura, previa adozione delle misure necessarie a tutela degli ospiti stessi”, oggi il Sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, si è visto costretto ad emettere un’ordinanza di chiusura di S. Onofrio.
Una decisione presa a malincuore, ma ponderata e vagliata attentamente, dopo aver atteso invano risposte concrete da parte dell’ASP n.1 di Chieti (competente) e della Regione Abruzzo che aveva assicurato fondi per la ristrutturazione dell’antico Convento concesso gratuitamente dal Comune alla Casa di Riposo che da sempre opera nel nostro territorio. Infatti fu istituita con Decreto emanato da Vittorio Emanuele II nel lontanissimo 1875.
Quella struttura svolge un’attività di assistenza alle persone meno abbienti e con disagi di diversa natura fornendo, ad oggi, luogo di dimora e cure appropriate a 53 ospiti, tra i quali vi sono anche persone senza famiglia. Negli ultimi decenni la Casa di Riposo è stata ristrutturata dal Comune di Vasto e resa vivibile da parte dei cittadini che hanno dedicato la loro vita all’assistenza di persone disagiate con opere di volontariato.
La funzione socio-assistenziale della Casa di Riposo è riconosciuta di rilevante importanza da tutti i cittadini vastesi e da quelle famiglie che non potrebbero, altrimenti, garantire un supporto di questo tipo ai loro familiari.
Con Legge Regionale, il passato Consiglio Regionale istituiva l’Azienda Speciale Regionale come gestione unificata delle ex IPAB e, quindi, il Sant’Onofrio veniva inserito tra le ex IPAB gestite dalla regione.
A seguito della riforma regionale veniva nominato, dalla regione stessa, un organismo di Gestione con Presidente il. dott. Concezio Tilli funzionario regionale che, nel frattempo è stato sostituito da un nuovo presidente.
Nella primavera del 2014 il Sant’Onofrio, a seguito di un esposto, è stato oggetto di ispezioni da parte dei NAS di Pescara, del Personale del Distretto Sanitario di Base della nostra Asl, ma soprattutto, da parte di Ispettori del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Chieti. Dalle suddette ispezioni sono emerse diverse criticità con riferimento alla struttura che, seppur ristrutturata, è un immobile risalente al 1400 e non può avere i requisiti che oggi si richiedono ad un immobile per ospitare anziani e disabili. Altre criticità hanno riguardato la presenza di alcuni invalidi che, a detta del personale sanitario intervenuto, hanno bisogno di un setting assistenziale di tipo sanitario e non socio-assistenziale come quello per il quale è stata autorizzata la struttura in argomento a suo tempo”.