Rischiano di finire in discariche private i rifiuti dei comuni del comprensorio che ora vengano conferiti nell’impianto di riciclaggio e di compostaggio di Valle Cena, con costi che potrebbero raddoppiare. L’allarme è stato lanciato dai sindaci che hanno dipinto una situazione «critica» destinata a degenerare in «emergenza» nei prossimi mesi se non ci sarà una decisa inversione di rotta.
Sul banco degli imputati è finita la Regione che, oltre ad aver lasciato nel limbo l’assemblea intercomunale e il consiglio d’amministrazione del Consorzio di Cupello – ancora in attesa di un commissario ad acta annunciato a novembre, ma che non è stato nominato – non ha ancora convocato la conferenza dei servizi deputata al rilascio dell’autorizzazione per la terza vasca, già appaltata dal Civeta per un importo di 40 milioni di euro.
La situazione è veramente critica e i sindaci presenti ieri a San Salvo si sono detti pronti anche a clamorose iniziative. Oltre a Tiziana Magnacca, presidente dell’assemblea intercomunale e sindaco di San Salvo, erano presenti gli omologhi di Monteodorisio, Scerni e Villalfonsina, Saverio Di Giacomo, Giuseppe Pomponio e Mimmo Budano, il vicesindaco di Vasto,Vincenzo Sputore, Eugenio Macchia, consigliere comunale di Cupello eRino Maiale, membro del Cda del Civeta.
«La discarica è in via di esaurimento, ha una autonomia residua di 5-6 mesi», ha spiegato Magnacca, «l’iter è iniziato quattro anni fa, ma negli ultimi dodici mesi si è tutto arenato. Deve essere convocata la conferenza dei servizi, affinchè l’Arta esprima il suo parere che è di particolare rilevanza. Con la seconda discarica che è ormai al limite della capienza e la terza vasca non ancora autorizzata rischiamo di dover portare i rifiuti fuori dal Civeta, in territori molto più lontani e con costi molto più alti che ricadranno sulle spalle dei cittadini. Le nostre tariffe sono le più basse in assoluto: 90 euro a tonnellata per i rifiuti indifferenziati e 60 euro per l’organico. Devo aggiungere per correttezza di aver incontrato questa mattina (ieri per chi legge, ndc) il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso che ha sollecitato l’assessore all’ambiente, Mario Mazzocca e il dirigente Piselli». Il sindaco di San Salvo ha rimarcato la «situazione di stallo» e la diffida che il commissario dell’Agir ha inviato all’assemblea intercomunale affinchè si astenesse da qualsiasi atto di programmazione e di controllo.
Nel limbo è finito anche il Cda del Civeta presieduto dall’avvocato Massimo Sgrignuoli «che fa solo ordinaria amministrazione».
«La Regione deve muoversi, non possiamo permetterci costi aggiuntivi», ha aggiunto Sputore, «il Civeta è un consorzio importante per il territorio».
I sindaci sono sul piede di guerra. «Siamo pronti a inscenare manifestazioni e proteste se non verranno fatti gli atti necessari per permettere al Civeta di andare avanti», hanno concluso gli amministratori comunali.
Anna Bontempo (Il Centro)